Gabriele Rossi nello spot di Ozpetek: «La violenza è anche sugli uomini»

Gabriele Rossi nello spot di Ozpetek: «La violenza è anche sugli uomini»
di Francesca Cicatelli
Giovedì 1 Giugno 2017, 19:35
3 Minuti di Lettura

Mobbing d'amore. Ricominciare tutto da zero alla fine di una relazione che ha depredato anche il lavoro. E' la storia di Claudia Sales, direttore artistico dell'accademia internazionale di Danza Labart Dance a Napoli che porta sul palcoscenico il dolore della discriminazione di genere partendo da una vicenda personale affrontata con grinta e coraggio. La performance gratuita "Femina non domina" in collaborazione con il Comune di Napoli e Gesco Sociale sarà in scena 6 giugno (ore 20,30) al teatro Augusteo. Il progetto prende spunto anche dai valori espressi anche nel libro di Aldo Cazzullo "Le donne erediteranno la terra" per sensibilizzare sul tema della violenza sulle donne in una chiave di lettura inedita, quella dell'integrità femminile- maschile basata sul riconoscimento reciproco. Tra i protagonisti ci sarà l'attore-ballerino Gabriele Rossi alle prese con un progetto internazionale che ufficializzerà la prossima settimana e reduce dallo spot firmato Ozpetek di un noto brand partenopeo di sottaceti. Si racconta nella videointervista a Il Mattino.  
 


La violenza di genere è solo quella femminile?
"Oggi non è solo quella femminile. Sia sul luogo di lavoro che nelle relazioni interpersonali ci troviamo davanti ad una deviazione delle scelte in base ai comportamenti degli altri. Il problema è che spesso il processo avviene in modo subdolo e sottile. Cambiano le modalità ma non i disagi rispetto alla discriminazione di genere".

La violenza sugli uomini?
"E' la stessa che possono provare le donne dinanzi ad una relazione che finisce e si subisce un disagio psicologico e una discrepanza rispetto alle aspettative e agli obiettivi iniziatli. L'uomo soffre come la donna".

A te è successo di subire violenza alla fine di un rapporto?
"Sì, mi è capitato di vivere la fine di una relazione tormentata che non mi permetteva di uscirne definitivamente, un nodo difficile da sciogliere che non mi dava pace. Rimanere con una porta aperta, doversi arrendere, accettare un limbo è una violenza grave che una persona sceglie di esercitare su l'altro"
 
Ha inciso sulla tua vita lavorativa?
"No, riesco a preservare il mio lavoro. Poi l'elaborazione del dolore è una grande fonte per lavorare meglio. Tutti i grandi artisti hanno prodotto le cose migliori nei momenti peggiori. Non mi spaventa mai il dolore".  

Grande Fratello, rinneghi l'esperienza ?
"No, per quanto sia stato titubante nell'accettare la sfida, con il senno di poi mi hanno fatto bene 50 giorni di reclusione: uscendo ho scoperto che mi hanno giovato alla carriera sia per la popolarità sia perché molti hanno imparato a conoscere e apprezzare il mio carattere ".

Come ti definiresti?
"Mi hanno definito elegante e raffinato. Ho adottato la scelta comportamentale, anche grazie all'esperienza del Grande Fratello, di predispormi all'ascolto, parlare meno e studiare l'altro".
 
Come sta il tuo stomaco reduce da uno spot particolare per la regia di Ferzan Ozpetek ?
"Pur di lavorare con lui ho accettato due giorni di set per una marca di sottaceti napoletana e di ingerire mille prodotti sottaceti per mille ciak"

Sei amico di Gabriel Garko com'è nel privato?
"Non è burbero come può apparire ma anzi molto simpatico"
 

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