Gessica Notaro ospite a Storie Italiane ha presentato il suo libro, Nata sotto una buona stella, in cui racconta la sua terribile esperienza vissuta e la battaglia giudiziaria per difendersi dal suo ex compagno dal quale fu aggredita e sfregiata con l'acido. Da anni Gessica porta avanti la sua lotta e quella di tutte le donne vittime di violenze, ribadendo che continuerà sempre a parlare e denunciare.
Dopo l'aggressione ha dovuto vivere momenti altrettanto drammatici in tribunale e a tal riguardo ricorda: «Quando mi trovavo in aula, in primo grado, mi sono ritrovata davanti ai sorrisini e alle battute di uno dei legali del mio ex e il giudice lo riprese “Avvocato in questo processo non c'è niente da ridere” e io dissi che mi sembrava inutile essere nel banco degli imputati. Lui si offese e si tolse la tonaca, poi il giudice lo richiamò all'ordine e lui si calmò».
Su Edson Tavares, condannato a 15 anni e 5 mesi afferma: «Lui nega, non prova empatia, non ha sensi di colpa. Lui sa benissimo ciò che ha fatto ma non se ne è pentito». In merito alla possibilità del perdono spiega che per lei non c'è perdono se non c'è pentimento, ma in merito all'ex spiega: «Quando sarà lo perdonerà solo dentro di me, a lui non devo dire niente». La terribile esperienza però, racconta, le è servita per andare in profondità e poi riuscire a risalire. Poi Gessica conclude: «Le donne vanno incentivate a denunciare promettendo loro la giusta tutela».