Gf Vip, Clizia Incorvaia difende la sorella Micol: «Contro di lei il branco, sento la sua sofferenza»

«Un passo indietro per l'emancipazione femminile»

Gf Vip, Clizia Incorvaia difende la sorella Micol dagli attacchi: «Sono preoccupata, sento la sua sofferenza. Contro di lei il branco»
Gf Vip, Clizia Incorvaia difende la sorella Micol dagli attacchi: «Sono preoccupata, sento la sua sofferenza. Contro di lei il branco»
di Elena Fausta Gadeschi
Domenica 27 Novembre 2022, 22:41 - Ultimo agg. 29 Novembre, 09:49
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Non si contano le offese che le donne del Gf Vip hanno rivolto a Micol Incorvaia, presa di mira da quello che la sorella della concorrente definisce «il branco». Alle parole di Oriana Marzoli che ha deriso la compagna perché «non si lava i capelli», si è associare il perfido commento di Patrizia Rossetti e Wilma Goich, che l'hanno definita «brutta». Prima di aggiungere: «Fossi un uomo sarebbe l'ultima persona che guarderei».

Gf Vip, Clizia Incorvaia difende la sorella Micol dagli attacchi

Dopo giorni di silenzio, interviene a sua difesa Clizia Incorvaia, stanca dei duri attacchi alla sorella minore: «Vorrei dire una cosa importante, al di la del fatto che un personaggio o persona – in questo caso Micol – possa piacere o meno, io credo che nessun essere umano è legittimato a screditare quella persona, a parlarne male dietro le spalle e dirle le cose più brutte.

Sei una merda, mi fai vomitare, fai cagare, se fossi un uomo non la guarderei mai. Queste donne, tranne Giaele, ma tutte le altre – dalla più giovane alla più grande –, hanno parlato in maniera terrificante nei confronti di questa ragazza, che è mia sorella».

«Se non fosse stata mia sorella avrei speso lo stesso delle parole perché – chiarisce Clizia – sono un brutto esempio di donne, sono proprio le tipiche donne che odiano altre donne, un cattivissimo, bruttissimo, spregevole messaggio che sta passando in televisione. Se non ci piace qualcuno, non c'è bisogno di screditare e di spendere per lei le più brutte parole».

Il pensiero va poi alla salute psicologica di Micol: «Si sta lasciando penetrare da queste cattiverie gratuite. La vedo infatti un po' più spenta e sono anche preoccupata da sorella perché sento la sua sofferenza. Io non avrei retto, sono onesta. Lei è bravissima, ha tenuto botta finora dinanzi a provocazioni molto forti. Io mi sarei messa a piangere come una bambina da subito, mi sarei messa in disparte. Lei sta continuando il suo percorso, ma la vedo intimidita, più insicura, ma chi non si sentirebbe più insicuro dinanzi a queste cattiverie gratuite?».

Il lungo intervento di Clizia si conclude poi con un messaggio a Micol: «Non sentirti sola, sei attaccata perché sei una persona diversa dalla massa, diversa dalle altre perché sei una persona vera in tutti i sensi e la verità dà fastidio a molti. Detto ciò, è il solito branco che si scaglia contro una sola persona. Un passo indietro per l'emancipazione femminile».

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