Gigi Marzullo si sposa a Nusco:
testimoni Galliani e la Ferilli

Sabato in una riservatissima cerimonia al comune di Nusco, si sposa Marzullo. Il popolare conduttore televisivo convola a nozze con la sua compagna storica Antonella De Iuliis. A celebrare le nozze ovviamente il sindaco del piccolo centro irpino, Ciriaco De Mita, amico da sempre del giornalista avellinese. Tra gli ospiti ci saranno Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Italo con la compagna Sabrina Ferilli e Adriano Galliani, ex ad del Milan. A seguire un altrettanto riservato pranzo nuziale a casa De Mita, nella villa dell'ex presidente del consiglio. Una casa di famiglia per il giornalista irpino che spesso è stato ospite di De Mita e della consorte Annamaria. Presente ovviamente una delle figlie del leader, Antonia, giornalista e animatrice culturale.
 
Sarà una cerimonia sobria, privatissima. «Abbiamo tenuto tutto per noi», dice il giornalista, «si tratta di un momento riservato». La coppia aveva deciso per le pubblicazioni a Roma e la stampa specializzata in gossip aveva immediatamente anticipato la notizia a fine luglio. «Sì, abbiamo fatto tutta la parte burocratica nella capitale».

E ieri Marzullo era a Napoli dal cardinale Sepe sia per registrare una sua puntata dei colloqui notturni della sua «Sottovoce», sia per qualche momento personale e riservato. Questa volte a confidarsi con il presule è stato lo specialista dell'intervista confidenziale. «È stato per me un momento speciale in curia a Napoli», dice Marzullo. Poi di nuovo a Roma per gli ultimi preparativi e quindi tutto pronto per l'appuntamento di sabato mattina in Irpinia per la cerimonia.

I festeggiamenti allargati al jet set, giornalisti, uomini del mondo della cultura, musicisti e attori, ci saranno invece tra qualche giorno a Roma dove, in una location ancora segreta, si ritroveranno amici e colleghi per brindare al traguardo matrimoniale del re della notte televisiva italiana.

«Ma in Irpinia sarà soprattutto una festa per noi due, un momento intimo», dice Marzullo, quasi sottovoce, questa volta sì per difendere un momento privato.