Gigi Proietti, i funerali: tutta la città applaude l'attore scomparso. Veltroni: «Roma ha un colle in meno»

Gigi Proietti, i funerali: tutta la città applaude l'attore scomparso. Veltroni: «Ora Roma ha un colle in meno» DIRETTA
Gigi Proietti, i funerali: tutta la città applaude l'attore scomparso. Veltroni: «Ora Roma ha un colle in meno» DIRETTA
di Domenico Zurlo
Giovedì 5 Novembre 2020, 05:01 - Ultimo agg. 15:06
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Lunghi applausi e tanta commozione alle esequie di Gigi Proietti, il popolarissimo attore morto a Roma lunedì scorso: funerali blindati e nessuna folla oceanica, come avvenne per Alberto Sordi 17 anni fa, per via delle restrizioni dettate dall'emergenza Covid. La sindaca Virginia Raggi ha proclamato il lutto cittadino: durante la cerimonia di commemorazione al suo Globe Theatre - che verrà intitolato proprio a Proietti - sono intervenuti attori e colleghi come Paola Cortellesi, Marisa Laurito ed Edoardo Leo

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Il feretro è partito da Villa Margherita e si è diretto verso il Campidoglio per poi fermarsi al Globe Theatre di Villa Borghese, il Teatro Shakespeariano che da oggi porterà il suo nome. Intorno alle 12 era previsto poi l'arrivo alla chiesa degli Artisti per la cerimonia religiosa. Ai funerali hanno assistito un massimo di 60 persone, mentre la piazza e tutte le strade limitrofe sono state transennate. Per l'occasione tutti i taxi aderenti all'associazione Tassiste di Roma trasmetteranno brani audio del grande attore romano.

 

LA DIRETTA

Ore 13.25 Terminati i funerali È terminata la cerimonia funebre di Gigi Proietti, morto a Roma lunedì 2 novembre proprio nel giorno del suo ottantesimo compleanno. All'uscita dalla chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo, un lungo applauso ha accompagnato il passaggio del feretro. Lacrime e commozione da parte di tutti i presenti, familiari, amici, colleghi e anche da parte di una folta rappresentanza di fan posizionati dall'altro lato della Piazza e in ogni angolo della strada. Dalle finestre, i residenti hanno gridato più volte «ciao Gigi. Non ti dimenticheremo». Roma si è stretta così intorno al 'suo' Proietti. 

Ore 12.55 Lino Guanciale: "Un dolore non poter essere al Globe" «Non poter essere lì è un dolore, Gigi. Quel luogo è magico, quel luogo sei tu. Mi stringo ai tuoi cari e al tuo ricordo capace di unirci tutti. Oggi piangiamo ma il nostro cuore ride fra Mandrake e Tòto, pensandoti in qualche modo finalmente abbracciato a Petrolini. Ciao, Maestro». Lo scrive su Twitter l'attore Lino Guanciale mentre il feretro di Gigi Proietti si trovava al Globe Theatre, che ora sarà intitolato al grande attore romano. In questo momento, invece, il corteo funebre ha già raggiunto la chiesa degli Artisti a piazza del Popolo, dove si stanno celebrando le esequie.

Ore 12.35 Lo striscione dei tifosi della Roma «Me vie da piagne...ma che sarà...Ciao Gigi, esempio di romanista» è lo striscione dei tifosi della Roma che campeggia in Piazza del Popolo poco prima dell'inizio dei funerali di Gigi Proietti nella Chiesa degli Artisti. 

Ore 12.20 In corso i funerali nella Chiesa degli artisti Nella chiesa degli Artisti, a piazza del Popolo, Roma, sono iniziati i funerali di Gigi Proietti. Un lungo applauso ha accolto il feretro. La celebrazione si sta svolgendo in forma privata, a causa delle restrizioni per il covid: sono presenti la compagna Sagitta Alter e le due figlie Susanna e Carlotta, tutta la sua famiglia e anche gli amici e colleghi dell'attore. Presente anche il governatore del Lazio e segretario del Pd, Nicola Zingaretti. 

Ore 12.11 Il ricordo del Vaticano «Era nato il giorno dei morti, prima delle sue contraddizioni: giullare popolaresco e principe della scena, possedeva una voce profonda che scuoteva l'anima, una presenza autorevole che si ingigantiva sul palcoscenico e un volto scolpito che si imponeva in primo piano anche agli spettatori della balconata».

Con queste parole, su Vatican News si ricorda la figura di Gigi Proietti, nel giorno del suo funerale, nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma. «L'applauso che gli veniva tributato ogni sera era una dichiarazione d'affetto sincero da parte di un pubblico che lo amava in tutti i suoi travestimenti, ma che gioiva a riconoscerne il sorriso sornione, la filosofia concreta, la fermezza dello sguardo, gli improvvisi smarrimenti».

Ore 11.55 Alberto Angela: «Si è spenta una luce» «Quello che provo oggi è una sensazione di sgomento. È come se si fosse spenta una luce. Gigi aveva la capacità di farti sentire meno solo, protetto», ha dichiarato Alberto Angela nella lunga diretta su Rai1. L'attore romano aveva lavorato con Alberto Angela partecipando ad alcuni programmi tv. L'ultima apparizione nella puntata di 'Ulissè dedicata a Elisabetta II. Ed ha ricordato ancora: «Gigi è stato come una divinità... che è scesa improvvisamente dall'Olimpo. Un uomo colto, un intellettuale del popolo, un uomo grande e umilissimo. Impossibile dimenticare l'interpretazione dell'Orazione funebre di Antonio per la morte di Cesare che declamò nella puntata di Ulisse consacrata a 'Cleopatra, la regina che sedusse Roma'».

Ore 11.25 Veltroni ricorda Proietti «Quanto dolore può portare l'uscita di scena di un attore? - le parole di Walter Veltroni - L'Italia ha pensato che la morte di Gigi fosse troppo, che qualcuno si divertisse a sfilarci le persone. Se oggi fosse un giorno qualsiasi, per Gigi sarebbe venuta qui tutta Roma, le signore della Garbatella, del Tufello, sarebbero venuti i vigili urbani, i carabinieri, i macellai come Manzotin, i musicisti più colti e raffinati». «Gigi si è sempre sforzato di trovare l'armonia tra la vita delle persone e la qualità del suo lavoro».

«Gigi adorava far ridere gli altri, ovunque, sempre. Era un uomo colto, aveva letto e studiato: lo ricordo qui in una delle sue ultime rappresentazioni in cui entrava e quasi usciva fisicamente dal ruolo dell'attore. Era un intellettuale popolare, colto e semplice, in coerenza con i suoi valori di uomo di sinistra e del popolo. Quando portammo il Don Giovanni di Mozart in piazza del Popolo, fu sorpreso dal vedere le sedie delle popolane romane. La gente veniva perché si fidava di Gigi: se c'era lui doveva essere una cosa seria. Con la morte di Gigi Roma ha un colle in meno».

Ore 11.20 La commozione di Brignano «Maestro mio, è arrivato il momento dei saluti. Inizia così il suo intervento Enrico Brignano. Se fossi bravo come te avrei composto un sonetto, una poesia, per dirti quello che sei stato veramente per tutta questa gente». «Sei stato il mio mentore per eccellenza, ci hai insegnato ad essere noi stessi, eri e sei un gigante, ma anche il nostro riparo quando ne abbiamo avuto bisogno. La prima volta che ti vidi da vicino era il 1988: entrasti e con la giacchetta tenuta per un dito hai detto "ciao". Voce imponente, molto autorevole. Così alto, con una testa piena di capelli, mi sentii tremendamente intimidito».

«Cominciai ad amarti senza remore, senza infingimenti. Cercando di assorbire quello che potevo, ogni volta che ti ero vicino. Vederti sul palcoscenico è sempre stato un privilegio per tutti e un dono per chi spera di fare questo mestiere. Grazie, Gigi. Eri e sei pura luce, ti sei lasciato dietro uno scintillio di cui resta un timido bagliore su tutti noi. Mi piace immaginarti sereno nel viaggio che hai intrapreso, certo di aver fatto un buon lavoro, con un baule strapieno della nostra gratitudine». 

Ore 11.16 Paola Cortellesi Dopo Edoardo Leo, tornato al suo posto in lacrime, è il turno di Paola Cortellesi. «Ricordo nitidamente il momento in cui in platea al Sistina ho pensato che avrei voluto fare questo mestiere: era per lui. Gli ho raccontato queste cose quando l'ho conosciuto: sono certa di essere stata l'ennesima. Un privilegio l'ho avuto, quello di poter passare del tempo insieme, ridere a crepapelle senza ritegno insieme a un maestro. Con lui si poteva, perché ogni volta aveva la mia età. Negli anni ogni suo consiglio è stata la spinta a fare del mio meglio.

Le parole della Cortellesi sono per la compagna e per le due figlie di Proietti: «Nessuno potrà mai togliervi i ricordi di una vita vissuta con lui, la vita vera la vita reale. Vi ha dato le gioie ineguagliabili di un compagno e di un papà. Per tutti noi altri è stato un faro, ci ha mostrato l'arte, il sogno, la strada da percorrere. Oggi a proteggervi c'è un esercito armato di riconoscenza, che lo amerà sempre e non lo dimenticherà mai»

Ore 11.10 Edoardo Leo in lacrime «Ciao Gigi. Questa lettera non è molto diversa da quella che ti avremmo letto per celebrare i tuoi 80 anni: la parola ricorrente non è auguri e nemmeno addio, ma grazie. Grazie per essere stato un punto di riferimento per una generazione di attori. Grazie per aver portato il professionismo come condizione necessaria nella tua carriera. Grazie per aver formato decine di attori. Grazie per essere stato il motivo per cui molti di noi hanno iniziato a fare gli attori, perché in tanti avevamo te come punto di riferimento. Grazie perché in tempi in cui ci si affanna a parlare di cultura, tu intanto la facevi. Per averci fatto ridere fino alle lacrime. Perché tu eri il '10' in squadra. E quando dicevi 'A me gli occhi' noi ti consegnavamo il cuore e tutta la nostra ammirazione».

Ore 11.05 Valentina Marziali, la prima Giulietta «Ciao maestro, benvenuto a casa tua. Tra i tuoi attori, i tuoi tecnici e queste assi che hai voluto e che hai tenuto a battesimo. Noi un po' ce l'abbiamo con te: non si va via così, senza preavviso, senza dire niente, senza averci consultato. Una telefonata avresti potuto farla, un sondaggio: che dite, me ne vado? Ti avremmo risposto alla tua maniera: "ma lassa perde", "ma chi te lo fa fà". Invece tu cocciuto te ne sei andato: non ci stupisce, sei sempre stato indipendente, e forse per questo ci sei sempre piaciuto. Senza padroni né padrini, sempre indipendente».

«Ci proveremo a portare avanti la tua memoria, ognuno col suo talento. Il reparto tecnico, il reparto organizzativo, la tua Carlotta, la tua Susanna, e con loro tutti gli attori e i musicisti e gli scenografi che tu hai voluto in questi anni a lavorare qui. E che oggi sono tutti qui presenti. Metteremo tutti noi stessi per renderti orgoglioso del tuo teatro: questo sarà il Gigi Proietti Globe Theatre. Una bella cosa anche per Roma e per tutto il tuo pubblico: faremo del nostro meglio perché tu da lassù ne sia fiero e contento».

Ore 11.02 Sul palco Pino Quartullo Il secondo a parlare è Pino Quartullo. «Sono qua per ringraziarti non solo come amico fraterno, come testimone di nozze, ma anche come genio. Sono qui come uno dei cento allievi del laboratorio che hai creato».

Ore 10.57 Marisa Laurito commossa «L'altra sera ho guardato 'Preferisco il paradiso', e ho capito anch'io», le parole di Marisa Laurito, la prima a parlare durante la cerimonia. «Questo lutto è di tutti, Carlotta - ha detto riferendosi alla figlia - Era generoso, sempre pronto a dare un consiglio, a correre in aiuto. Quando veniva in camerino da me non entrava un amico: entrava il teatro elegante, il teatro signore, appassionato, sincero, sapiente. Quando mi diceva di sì, io tiravo un sospiro di sollievo come avessi ricevuto una laurea, perché sei sempre stato un maestro per tutti noi. Grazie per avermi dato l'onore della tua amicizia. Qualcuno ha detto che non si muore finché troverai qualcuno che parla di te: allora tu non morirai mai. Sei un monumento. Questo è un giorno che non avrei mai voluto vedere».

Ore 10.52 Il saluto in video della sindaca Raggi «Roma dà l'ultimo saluto a Gigi Proietti, amatissimo da tutti noi. Lo abbiamo fatto percorrendo le strade di Roma. Abbiamo visto queste persone che applaudivano e guardavano un pezzo importante di questa città: Roma ha perso una parte della sua anima. Ora siamo tutti lì al Globe, almeno idealmente». Così la sindaca di Roma Virginia Raggi, in isolamento a casa per via del Covid, che si è collegata in video con i funerali dell'attore.

«Il Globe è nato dalla grande volontà di Gigi Proietti: ora aggiungerà il suo nome a quello di Toti, ha detto la Raggi. È stato un grande attore, un grande artista, un grande intellettuale, ma più di tutti una grande persona, di quelle che riescono a parlare a tutti, a chi lo conosce o a chi non lo conosce. Con grande complicità lui riusciva a comunicare a tutti, interpretava qualsiasi personaggio e lo rendeva reale. Per i 150 anni di Roma Capitale è stato per noi sul palco del Teatro dell'Opera: eravamo incantati mentre lo ascoltavamo».

«Lo abbiamo voluto ricordare con le sue foto sui palazzi, in vari quartieri di Roma - ha aggiunto la Raggi - c'è bisogno di sentirlo vicino a noi, di parlare di lui. La figlia Carlotta ha scritto che questo lutto è di tutti, ed è vero: mi rivolgo alla sua famiglia ed esprimo la mia vicinanza. La città di Roma si stringe in un abbraccio fortissimo attorno a voi: lui rimarrà sempre nel nostro cuore, Roma non lo dimentica. Gigi ci mancherà, tanto».

Ore 10.46 Applausi al feretro Un lungo, lunghissimo, commosso applauso di almeno dieci minuti ha salutato l'ultima entrata in scena di Gigi Proietti al «suo» Globe Theatre, il teatro elisabettiano che ha creato e guidato per 17 anni nel cuore di Villa Borghese e che ora porterà il suo nome. Ad accoglierlo, nella seconda tappa del corteo funebre attraverso Roma, trasmesso in diretta anche su Rai1, tante maestranze, cittadini, amici e colleghi, dai suoi «allievi» Flavio Insinna ed Enrico Brignano, Massimo Wertmuller, Paola Tiziani Cruciani, Marisa Laurito, Walter Veltroni, tutti fortemente commossi, dai palchetti di legno del teatro.

Ore 10.30 Feretro arrivato al Globe Theatre Tra gli applausi dei presenti e scortata dalle moto della polizia Locale di Roma Capitale, l'auto con il feretro di Gigi Proietti è arrivata nell'area del Globe Theatre, il teatro shakespeariano che verrà intitolato all'attore scomparso. 

Ore 10.15 I passanti applaudono Sono in tanti ad applaudire il passaggio del carro funebre con il feretro di Gigi Proietti, che si sta dirigendo verso il Globe Theatre. Da via del Corso a piazza Colonna a via Veneto, cittadini a piedi applaudono spontaneamente l'attore scomparso qualche giorno fa.

Ore 10.10 L'omaggio delle autorità In macchina ci sono la moglie Sagitta Alter e le figlie Carlotta e Susanna. In rappresentanza dell'Amministrazione capitolina il saluto di Marcello de Vito che sostituisce il sindaco di Roma Virginia Raggi a casa, colpita dal Covid. Una fermata simbolica e un lungo applauso anche da parte delle istituzioni e delle persone raccolte nella piazza del Campidoglio. Il feretro sta raggiungendo ora il Globe Theatre.

Ore 10.00 Carro funebre verso il Globe Theatre Il feretro ha ora lasciato il Campidoglio: prossima tappa il Globe Theatre.

Ore 9.57 Il carro funebre arrivato al Campidoglio Il carro funebre con a bordo la salma di Gigi Proietti è arrivato al Campidoglio. Le massime autorità cittadine stanno omaggiando il feretro dell'attore. Sul feretro c'è una corona di rose rosse.

 

Ore 9.20 L'omaggio della Fondazione Musica Le braccia spalancate che salutano il suo pubblico, lo sguardo sorridente e luminoso in una delle sue repliche di Cavalli di Battaglia in Auditorium Parco della Musica. È la foto scelta dalla Fondazione Musica per Roma per salutare il grande attore nel giorno del lutto cittadino. Sarà proiettata, a partire dalle 17.30, sulla cupola della Sala Sinopoli. Un omaggio doveroso da parte della Fondazione Musica per Roma ad un'artista che per anni ha calcato i palcoscenici dell'Auditorium divertendo e appassionando oltre 100 mila spettatori.

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