L'Eredità, Flavio Insinna e la battuta contro il governo: «Non vi arrabbiate, ma per me il risparmio va fatto sulle armi per costruire scuole»

Insinna all'Eredità contro il governo «No all'aumento di spese militari»
Insinna all'Eredità contro il governo «No all'aumento di spese militari»
Martedì 29 Marzo 2022, 16:01 - Ultimo agg. 30 Marzo, 15:44
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«Risparmio sulla spese. Non vi arrabbiate, per me il risparmio andrebbe fatto sulla spesa militare». È la battuta finita al centro delle polemiche con cui nella puntata del 25 marzo dal palco de L'Eredità il conduttore Flavio Insinna ha criticato la decisione del governo di aumentare le spese militari. La presa di posizione forte, sferrata dalla rete pubblica in una fascia oraria molto seguita, proprio appena prima dell'inizio del Tg 1, ha fatto discutere rendendo il video della puntata virale sui social. 

La battuta durante la ghigliottina

La controversa battuta è stata pronunciata dal conduttore alla fine del programma durante la "Ghigliottina". La parola da indovinare era proprio "risparmio" e Insinna si è lasciato andare a un'opinione personale:  «Risparmio sulla spese. Non vi arrabbiate, per me il risparmio andrebbe fatto sulla spesa militare e con quei soldi andrebbero costruiti scuole, ospedali, case. Mi taccio… Tanto lo sapete che c’ho ragione io» ha detto il conduttore che poi ha sottolineato ancora: «La parola è risparmio, questa sera. In quel caso ho ragione io. Il risparmio va fatto sulle armi». 

L'opinione personale di Insinna in realtà non è una novità: sui social aveva già espresso e retwittato le proprie posizioni contro la guerra e lo scorso 20 marzo aveva partecipato anche alla manifestazione per la pace a Piazza San Giovanni a Roma organizzata da Aboubakar Soumahoro.

La puntata andata in onda il 25 marzo era stata registrata precedentemente - le puntate dell'Eredità non sono in diretta - e si riferisce alll'aumento della spesa militare italiana approvato dal parlamento lo scorso 16 marzo. «L’impegno di portare le spese militari al 2% del Pil fu preso dal governo nel 2006, sempre confermato da tutti i governi da allora in poi. Ora è tornato alla ribalta perché più urgente» aveva detto il presidente del Consiglio Mario Draghi dopo la votazione. 

 

La critica da Fratelli d'Italia: «Per difendere l'Italia non bastano le barzellette»

Dopo l'accaduto non sono mancate critiche e attacchi al conduttore per la posizione espressa. «Lo strapagato (con soldi pubblici) conduttore televisivo Flavio Insinna si dichiara contrario alle spese militari.

Per difendere confini e libertà dell'Italia evidentemente secondo lui ci bastano le sue barzellette. Cominciamo a risparmiare sul suo cachet piuttosto» ha detto il senatore di Fratelli d'Italia, Giovanbattista Fazzolari. 

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