È il giorno de «L'amica geniale»: «Noi, tenere e toste come Lila e Lenù»

È il giorno de «L'amica geniale»: «Noi, tenere e toste come Lila e Lenù»
di Valeria Aiello
Lunedì 1 Ottobre 2018, 12:00
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L'attesa è finita. Questa sera arrivano al cinema i primi due episodi delle serie firmata da Saverio Costanzo e tratta dalla tetralogia best seller internazionale di Ferrante, «L'amica geniale». Arriva prima sul grande schermo che sul piccolo, da oggi a mercoledì (trenta le sale in Campania), la storia di Lila e Lenù, in tv bisognerà aspettare sino al 27 novembre, data di debutto ufficiale su Raiuno e in streaming su TimVision.

Reduce dal successo della presentazione alla Mostra di Venezia, con dieci minuti di applausi e standig ovation all'anteprima di gala, il regista Saverio Costanzo si sente «davvero felice di aver accolto il suggerimento della Ferrante di dirigere la serie. Per me è un privilegio raccontare questa storia, un lavoro più che rispettoso nei confronti del libro. Possiamo dire che lei scrive con la penna, noi con la macchina da presa».
 
Tratta dal primo romanzo della saga che ha conquistato oltre 10 milioni di lettori in tutto il mondo, la serie (prodotta da Lorenzo Mieli e Mario Gianani per Wildside e da Domenico Procacci per Fandango, in collaborazione con Rai Fiction, Timvision Hbo Entertainment, in co-produzione con Umedia), ha colpito soprattutto per merito delle bambine che interpretano le due protagoniste del libro negli anni dell'infanzia: la bionda Elisa Del Genio, che sullo schermo è Elena Greco-Lenù e voce narrante nel libro, e Ludovica Nasti, perfetta nei panni di Raffaella Cerullo-Lila.

«Non avevo tutta questa passione di fare l'attrice, ma dopo aver fatto sette mesi di casting e aver letto il copione, mi sono sempre più appassionata prima al cinema e poi alla serie», racconta Ludovica/Lila dalla carnagione olivastra, occhi scuri e pungenti, nata a Pozzuoli come il suo mito Sophia Loren: «Era solo un gioco per me, non credevo di poter essere scelta tra così tante bambine e mi sono resa conto della grandezza del progetto solo dopo alcuni mesi di set quando si parlava di Los Angeles e Venezia». Non è stato difficile per lei, pur essendo alla sua prima esperienza, vestire i panni di Lila «perché è una bimba molto forte, sicura di sè e decisa. Siamo molto simili e c'è qualcosa che ci lega profondamente. Quello che più apprezzo di lei è che può sembrare cattiva ma non lo è per niente, anzi cerca di aiutare Elena in tutto quello che fa, si sostengono continuamente a vicenda».

Dello stesso parere è Elisa/Lenù: «Anche io mi sento molto simile al personaggio che mi è stato affidato: lei fuori è molto sensibile e timida, come me, però poi dentro diventa forte e coraggiosa, soprattutto dopo l'incontro con Lila con cui stringe una grande amicizia».

Un'impresa non da poco per le ragazzine, catapultate in un set da kolossal che conta in scena oltre 150 attori e 5000 comparse, un casting durato otto mesi, durante i quali sono stati provinati circa 8.000 bambini e 500 adulti provenienti da tutta la Campania. Una troupe tecnica di 150 persone che ha creato 20.000 metri quadrati di set, costruiti in oltre 100 giorni di lavorazione, 1.500 costumi d'epoca realizzati da dieci sarti e designer altamente specializzate. Eppure le bambine si sono divertite durante le riprese: «Ogni giorno scherzavamo per un motivo diverso, anche con gli altri bambini e la troupe», ha raccontato Elisa. Costrette a vedersi per tutta la durata delle riprese, le due protagoniste sono diventate davvero amiche. E non poteva andare diversamente, dato che al centro della quadrilogia c'è proprio la storia di un'indimenticabile amicizia, quella nata sui banchi di scuola negli anni 50. Ambientata in una Napoli pericolosa e affascinante, il racconto copre oltre sessant'anni di vita delle protagoniste, sottolineando il valore dell'educazione (il deus ex machina è la maestra Oliviero che cambia la vita alle due bambine), dell'elevazione sociale con la cultura, con la conoscenza, dell'emancipazione anche femminile.

Costanzo è già a lavoro sulla sceneggiatura della seconda serie. Mentre termina il lavoro di supervisione di effetti speciali sulla prima, si pensa già a dove ambientare le vicende del prossimo capitolo in cui Lila che è figlia di un ciabattino, ora adolescente (interpretata da Gaia Girace), riuscirà a realizzare il sogno di aprire un calzaturificio. Resta in dubbio la scelta del set da parte del regista, se ricorrere alla ricostruzione della bottega all'interno di studi, così com'è stato fatto per il Rione Luzzatti a Caserta nell'ex Saint-Gobain, oppure optare per un vero e proprio negozio a Napoli.
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