“La fuggitiva”, Vittoria Puccini e Pina Turco nella nuova serie tv: «Due donne rivali e complici»

Vittoria Puccini e Pina Turco nella nuova serie tv

“La fuggitiva”, Vittoria Puccini e Pina Turco nella nuova serie tv: «Due donne rivali e complici»
“La fuggitiva”, Vittoria Puccini e Pina Turco nella nuova serie tv: «Due donne rivali e complici»
di Titta Fiore
Venerdì 2 Aprile 2021, 10:49 - Ultimo agg. 23 Marzo, 14:44
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Una donna scappa, una donna insegue. Le unisce lo stesso dramma: una è accusata ingiustamente della morte violenta del marito assessore, l'altra è la poliziotta decisa a scoprire la verità sul caso. Azione, thriller, melò e politica s'intrecciano nella nuova serie di Raiuno «La fuggitiva», diretta da Carlo Carlei e in onda da lunedì 5 in prima serata. Vittoria Puccini è la protagonista, sopravvissuta all'assassinio dei genitori e alla guerra nella ex Jugoslavia, veloce, scattante come un felino, esperta nelle arti marziali, pronta a tutto per difendere il figlio bambino. Pina Turco è l'agente che si mette sulle sue tracce, prima con sospetto, poi con empatia. Partono come nemiche, finiscono per essere complementari. Speculari. Dice Carlei, una lunga esperienza professionale negli Stati Uniti: «Sono entusiasta del cast che mi ha seguito nel tentativo di rinnovare il modo di fare fiction. La fuggitiva è una serie internazionale nell'ambientazione, nella storia e nel ritmo, ma i temi sono tipicamente italiani, a partire dal connubio tra criminalità organizzata e politici corrotti».

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Vittoria Puccini, indimenticata Elisa di Rivombrosa, è una guerriera dalla faccia d'angelo.

Quanto si è allenata? «Molto, soprattutto nella corsa, dovevo conquistare una reattività fisica che nella vita mi appartiene ben poco. Ma è stata proprio questa la sfida che mi ha fatto innamorare del personaggio. Nel lavoro cerco sempre di confrontarmi con personalità diverse dalla mia, ma che mi aiutano a tirare fuori qualcosa di me». Questa volta ha scoperto di avere «una forza impressionante», come le dicevano gli stuntmen con i quali preparava le scene più difficili: «Ho capito che mettere ko l'avversario non è solo una questione di muscoli e di massa, bisogna sapere dove colpire. E da me non se lo aspettavano». Per Pina Turco, il macrotema della serie è proprio l'identità: «Queste due donne sono alla ricerca di se stesse e percorrono con coraggio la strada che le porterà a scoprirlo. Abbiamo lavorato come se fossero un unico personaggio, un io diviso». Aggiunge Puccini: «Sono antagoniste, ma si riveleranno complici. Entrambe portatrici di una ferita che non si rimargina. Oggi la fiction sperimenta strade nuove, spesso al centro della storia ci sono figure femminili a tutto tondo e si sa che insieme le donne hanno una forza impressionante». È d'accordo Pina? «Io trovo meraviglioso il coraggio dei nostri personaggi, perché non imitano i comportamenti degli uomini, hanno uno sguardo veramente e totalmente femminile sulle cose. Mi sembra un tratto molto sofisticato della serie».

Prodotto da Rai Fiction e Compagnia Leone Cinematografica con Francesco e Federico Scardamaglia, «La fuggitiva» ha avuto riprese lunghe e complesse per via di Covid e lockdown. Vittoria Puccini, che da presidente di Unita si batte per i diritti dei lavoratori dello spettacolo («anche questo è stato un atto di coraggio»), ora sta girando un'altra serie Rai a Venezia, con la regia di Visco («s'intitola Non mi lasciare, interpreto una vicequestore che indaga su un caso di pedopornografia on line») e con «18 regali» è candidata ai David di Donatello: «Una grande emozione, dal punto di vista professionale vivo un bellissimo momento, rispetto ai colleghi dello spettacolo dal vivo, fermi da un anno, mi sento molto fortunata». Pina Turco, invece, dopo il successo di «Natale in casa Cupiello», sta per tornare sul set con il film tratto da una delle commedie più famose di Eduardo, «Non ti pago», ancora con Sergio Castellitto e la regia di Edoardo De Angelis. Carlo Carlei paragona le sue due eroine alla coppia Harrison Ford-Tommy Lee Jones del film quasi omonimo, «Il fuggitivo»: «Ho voluto fare un omaggio alle donne e alla loro straordinaria capacità di risolvere la vita con buonsenso e sensibilità».
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