Live non è la D’Urso, Morgan: «Sindaco di Milano? Ci sto pensando»

Live non è la D’Urso, Morgan: «Sindaco di Milano? Forse»
Live non è la D’Urso, Morgan: «Sindaco di Milano? Forse»
di Eva Carducci
Lunedì 26 Ottobre 2020, 01:20 - Ultimo agg. 16 Febbraio, 14:28
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Cantautore, musicista e nel Guinness dei primati, per essere il giudice di X-Factor ad aver vinto il maggior numero di talent show nel mondo, Morgan, ospite di Live non è la D'Urso, si candida (forse) a sindaco di Milano. Il cantante in realtà è stato candidato da Vittorio Sgarbi, a cui ha fatto eco la replica di Salvini: «Preferisco Van Basten». 

Morgan candidato sindaco di Milano: «Ho accettato, amo la mia città e le sfide»

In un primo momento Morgan sembrava aver accettato la candidatura, essendo nato e cresciuto nel capoluogo lombardo. Pochi giorni fa invece è arrivata la smentita: «Sicuramente è una cosa interessante, le parole di Sgarbi sono lusinghiere. Sono d’accordo con lui, soprattutto perché per fare il sindaco di Milano serve uno spirito libero. Io non ho cambiato idea, ma è presto per una cosa del genere. Ora sto dando priorità a percorsi in contrasto con una carriera politica. Le elezioni sono a maggio comunque, c’è tempo». 

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Chi vedrebbe bene al “suo” posto come sindaco?: «A Milano ci sono molti uomini interessanti.

Riccardo Muti, anche se non vive a Milano potrebbe essere una persona interessante. Io vorrei vedere Franco Alberoni, un uomo dall’intelligenza straordinaria, che potrebbe fare qualsiasi cosa». 

Nonostante la candidatura non sia stata confermata, le critiche non sono mancate, a cui Morgan ha risposto prontamente nel salotto dio Barbara D’Urso: «Il problema è che do spazio alla musica, ma se dovessi scendere in politica metterei la sveglia alle 6.30 per essere in ufficio alle 7. La musica si fa di notte invece. È come il pane». 

Il primo passo per lui non sarebbe comunque quello di convincere gli elettori: «Non sono io che devo convincere gli altri, al momento stanno facendo di tutto per convincermi a farlo, io non voglio fare carte false per fare il politico. Non esiste il lavoro di sindaco. In Grecia si sorteggiavano gli amministratori, e questo ha garantito per secoli la democrazia. Forse dovremmo provarci. Il problema ce l’ha chi compra i voti. Io sono un uomo di comunicazione rispetto ai politici che fanno campagne elettorali nei paesini. Sono anni che parlo in diretta a milioni di persone. Il sindaco è una professione di comunicazione e immagine, e ho molta esperienza in questo campo». 

Alterato dalle critiche di chi lo ha già definito un sindaco “canterino” Morgan non si trattiene: «Ma se avete votato Berlusconi cosa parlate a fare. Più cantante di lui chi c’è?».  La prima cosa che farebbe comunque da sindaco di Milano sarebbe un progetto non strettamente legato al mondo della cultura: «Con Vittorio Sgarbi condivido l’idea della cultura. L’Italia ha un grave problema in questo senso. Per prima cosa ripristinerei la rete dei Navigli. Voleva farlo anche Sala ma gli è calato l’interesse».

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