Loretta Goggi, Benedetta primavera: «Torno al varietà»

«Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu saranno miei compagni di viaggio: volevo dei comici che facessero satira, graffianti e legati ai tempi moderni»

Loretta Goggi tra Luca e Paolo
Loretta Goggi tra Luca e Paolo
di Lorenza Fruci
Venerdì 10 Marzo 2023, 11:00
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Da «Maledetta primavera» (1981) a «Benedetta primavera». Dopo un timido ritorno al piccolo schermo come giudice di «Tale e quale show», potremo rivedere su Raiuno, per 4 puntate da stasera, Loretta Goggi, 72 anni, protagonista di un grande show in cui si esibirà in monologhi, sketch e numeri musicali, affrontando ogni sera un tema diverso, in un ponte tra il passato e il presente, la tv di ieri e di oggi.

Cosa significa questo ritorno per lei, dopo circa 30 anni, con una trasmissione tutta sua?
«È una grande soddisfazione, in questi 63 anni di lavoro (ho esordito da bambina) io ho sempre costruito e non ho mai messo la ciliegina sulla torta.

Vuol dire che distribuire nel tempo la mia carriera è servito a rafforzare i miei talenti, e non a sminuirli, e questo è fantastico, mi riempie veramente di gioia».

Lei ha detto di non aver mai puntato sulla fisicità. Un messaggio per chi vuole entrare nel mondo dello spettacolo.
«Quando ero ragazza, a causa del mio aspetto fisico, ero relegata ai ruoli che in teatro si chiamano tinca: la santa, la malata, la povera. Mentre io sentivo che avevo voglia di cimentarmi in ruoli di carattere, avevo la necessità di tirare fuori qualcosa che non riuscivo a esprimere. Sono riuscita a farlo con le imitazioni, a circa 21 anni. Assieme ad Alighiero Noschese e Pippo Baudo, per esempio, ho fatto Andreina Pagnani, Rina Morelli, Giulietta Masina. Il fatto di riuscire a far ridere interpretando persone molto più grandi e così vocalmente diverse da me, mi ha indicato una strada che non aveva bisogno di puntare sulla gioventù. Così come quando ho posato per "Playboy" l'ho fatto per uscire dalla gabbia della ragazza acqua e sapone».

In «Benedetta primavera» lei imiterà Guillermo Mariotto, Laura Morante, Ursula von der Leyen e la regina Elisabetta.
«Miei compagni di viaggio fissi saranno Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu: volevo dei comici che facessero satira, graffianti e legati ai tempi moderni. Volevo far capire che la Loretta che arrivava non era quella della tv del passato, ma quella moderna di oggi, anche se la trasmissione sarà un varietà, genere che appartiene alla storia della nostra tv».

Una sfida.
«Il varietà in questi ultimi anni non ha versato in buona salute, tant'è che io non ho sentito la necessità di fare televisione e la televisione non ha sentito la necessità di chiamare me. Poi il direttore Stefano Coletta ha sentito la necessità di riportare un po' di qualità anche al varietà, che non ha più degli spazi, né il tempo, né il denaro per essere fatto come prima. La chiave è nella cifra del racconto televisivo, la grande difficoltà è stata individuare il ritmo giusto. Speriamo di averlo trovato». 

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