Maneskin all'Eurovision, Damiano negativo al test antidroga. L'Ebu: «Il caso è chiuso»

Maneskin all'Eurovision, Damiano negativo al test antidroga. L'Ebu: «Il caso è chiuso»
Maneskin all'Eurovision, Damiano negativo al test antidroga. L'Ebu: «Il caso è chiuso»
Lunedì 24 Maggio 2021, 18:39 - Ultimo agg. 25 Maggio, 08:10
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Damiano dei Maneskin è risultato negativo al test antidroga. L'Ebu mette la parola fine sulla vicenda del presunto uso di droga di Damiano, frontman dei Maneskin, durante l'Eurovision Song Contest. «Nessun consumo di droga è avvenuto nella Green Room e riteniamo chiusa la questione». Ha dichiarato l'European Broadcasting Union, società che promuove e organizza l'Eurovision che chiude la questione in maniera definitiva. Le accuse partite dai media francesi contro Damiano si basavano su alcune immagini in cui sembrava stesse sniffando cocaina durante la diretta tv della finale. 

La Francia fa marcia indietro: niente reclamo, vittoria meritata

 

Due giorni di insinuazioni, polemiche, richieste di squalifica (soprattutto in Francia).

Ma tutto si è risolto in un niente: Damiano e i Maneskin - dopo essere stati accusati di aver fatto uso di droghe in diretta tv durante la finale - possono godersi finalmente la vittoria all'Eurovision Song Contest, senza nessuna ombra a macchiare il risultato.

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Il tutto era partito da alcune immagini nelle quali si vedeva Damiano chino sul tavolo. Da lì era partito l'attacco via social (e ieri era intervenuto anche il ministro degli esteri francese per chiedere chiarezza e trasparenza) contro il quale il cantante (e tutta la band) si era difeso. «Mai fatto uso di droghe», aveva dichiarato a caldo.

Negativo il test antidroga di Damiano

«A seguito delle accuse di consumo di droga nella Green Room dell'Eurovision Song Contest Grand Final di sabato 22 maggio, l'European Broadcasting Union (EBU), come richiesto dalla delegazione italiana, ha condotto un esame approfondito dei fatti, controllando anche tutti i filmati disponibili», si legge nel comunicato ufficiale reso noto poco fa.

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«Un test antidroga è stato anche fatto volontariamente nella giornata di oggi dal cantante del gruppo Maneskin che ha restituito un risultato negativo visto dall'EBU - si legge ancora -. Siamo allarmati dal fatto che speculazioni imprecise che portano a notizie false abbiano oscurato lo spirito e l'esito dell'evento e influenzato ingiustamente la band. Ci congratuliamo ancora una volta con i M†neskin e auguriamo loro un enorme successo. Non vediamo l'ora di lavorare con il nostro membro italiano Rai alla produzione di uno spettacolare Eurovision Song Contest in Italia il prossimo anno».

Il dietrofront della Francia

Già dal mattino la vicenda sembrava aver assunto toni più sfumati, con la Francia (arrivata seconda con Barbara Pravi alle spalle della rock band italiana) che pur invocando «totale trasparenza» aveva annunciato di non voler sporgere alcun reclamo. «Qualunque sia il risultato del test - aveva dichiarato a numero uno di France Télévisions, la tv pubblica francese, Delphine Ernotte - la Francia non ha alcuna intenzione di sporgere un reclamo. Il voto è estremamente chiaro in favore dell'Italia. Non ha rubato la sua vittoria ed è questo ciò che conta». Vicenda chiusa, dunque, e bene. E così in Italia può continuare serenamente la corsa alle candidature delle città pronte a ospitare l'Eurovision Song Contest, che torna nel nostro Paese dopo 31 anni (dalla vittoria nel 1990 di Toto Cutugno). Si sono già fatte avanti Roma, Torino, Milano, Rimini.

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