Maradona, lo speciale su Rai1 con Lucchetta: «Valore di Diego simile a figura materna»

Diego Armando Maradona in azione.
Diego Armando Maradona in azione.
Sabato 20 Novembre 2021, 17:53
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«Non mi importa quello che hai fatto della tua vita: mi importa quello che hai fatto della mia», si legge al memoriale dei quartieri spagnoli dedicato a Maradona. Un anno dopo la morte del grande campione non si spegne la sua forza vitale. "Maradò, il potere del mito" è il viaggio, in onda domenica 21 novembre alle 23.40 su Rai1, di Speciale Tg1 con Andrea Luchetta a Napoli per raccontare uno degli esempi più puri della potenza del calcio.

Maradona smette di essere giocatore per farsi simbolo nel 1984, appena il suo nome viene accostato a Napoli. Una città in crisi profondissima, travolta dalla guerra di camorra e dalle scorie del post terremoto. «Serviva una scintilla», racconta Enzo Scotti, all'epoca sindaco.

Maradona sembra quasi prendersi cura delle ferite anche simboliche di Napoli e tenta il riscatto.

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Più degli scudetti e delle coppe, i sette anni di Maradona lasciano un insegnamento: cambiare è possibile. «Maradona è un ideologo involontario», spiega l'antropologo Marino Niola. Quell'insegnamento viene assunto e rielaborato dalle comunità di un tessuto urbano spesso slabbrato, che Maradò ha perfino il potere di ricucire. Ai Quartieri Spagnoli, il murale più celebre di Diego Armando diventa una delle leve per la rinascita anche turistica della zona: «Diego ha colmato il vuoto che ha lasciato lo Stato dopo aver sconfitto i clan», spiega Salvatore Iodice, autore del restauro del murale. Ancor più profondo l'impatto al Bronx di San Giovanni a Teduccio.

Quando Jorit disegna un murale gigantesco di Maradona, è come se il quartiere trovasse finalmente posto sulla mappa della città, superando lo stigma che l'aveva confinato ai racconti di degrado e camorra. Secondo Federico Cafiero De Raho - procuratore nazionale antimafia -, «la camorra toglie libertà in cambio del pane. Il mito di Maradona invece guarda in alto, alla speranza, e sprona ad agire per migliorare». Il vero potere del mito si radica nella sfera più personale. «Per molti», spiega la psicologa Elena De Rosa, «Maradona ha un valore simile alla figura materna».

C'è poi un Maradona archetipico, il cui mito risuona ben al di là di Napoli, alimentato dalla voracità con cui Diego Armando ha divorato i confini tra luce e buio. «Parlare di Maradona significa accettare l'ambivalenza che abita ogni essere umano», spiega Daniel Pennac. Un'ambivalenza che rende Maradona definitivamente un mito oltre la morte.

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