Marco Giallini attacca i giornalisti: «Le domande su mia moglie morta mi hanno stufato»

Marco Giallini attacca i giornalisti: «Le domande su mia moglie morta mi hanno stufato»
Marco Giallini attacca i giornalisti: «Le domande su mia moglie morta mi hanno stufato»
Mercoledì 2 Ottobre 2019, 15:46 - Ultimo agg. 28 Febbraio, 21:13
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Marco Giallini contro tutti. Il 56enne, impegnato a promuovere la nuova stagione di Rocco Schiavone, in un'intervista ai microfoni di Rai Radio 2 nel programma I Lunatici, ha parlato della sua propensione al litigio e del fastidio che prova verso una categoria in particolare: i giornalisti. L'antipatia, però, non è per partito preso. «Scrivono sempre le stesse cose, mi chiedono sempre le stesse cose», ha detto l'attore romano, «mi chiedono di mia moglie morta, m’hanno rotto er c***o. Come se la moglie fosse morta soltanto a me».
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Del suo carattere aggressivo dice: «Il turpiloquio lo amo, ho sempre litigato con tutti, mi è sempre piaciuto. Amo talmente la gente che mi piaceva litigare, gli volevo trovare qualcosa che non andava». E ancora, «Non ho paura nemmeno del diavolo. Sono stato sempre così. Non ho paura di niente. Sono sempre stato in mezzo a un po’ di casini».

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Fanno discutere anche le dichiarazioni sulla sua carriera. Quelle sui provini, ad esempio, che Giallini definisce «umilianti»: «Ne avrò fatti al massimo 5 o 6». Il primo, quando ancora lavorava come imbianchino in viale Mazzini. A proposito di quel periodo, specifica che lui non ha mai fatto «come quelli che vanno a fare i pizzaioli a New York ma a casa hanno il papà con cento milioni di euro». 



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Senza peli sulla lingua anche nel parlare del suo rapporto con le donne. «Ho sempre acchiappato.
Auguro agli altri di acchiappare quanto me», ha detto, «dove stanno gli altri uomini? Sembra quasi che ci sto solo io. Non mi fidanzo perché gioco, scherzo, ma dopo mi rompo mi rompo i c******i».

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