Mare fuori / 3: «E ora vogliamo cantare Nisida anche a Sanremo»

New entry e storie d'amore

Mare fuori / 3: «E ora vogliamo cantare Nisida anche a Sanremo»
di Francesca Bellino
Martedì 24 Gennaio 2023, 07:57 - Ultimo agg. 10:59
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Soddisfatti per il successo delle prime due stagioni di «Mare fuori», entusiasti per l'uscita dei nuovi episodi e con un sogno nel cassetto: cantare la sigla, «'O mar for» scritta da Matteo Paolillo e Stefano Lentini, in coro a Sanremo. I giovani protagonisti della serie ambientata nell'istituto di detenzione minorile di Nisida (ricostruito altrove) sono cresciuti, hanno voglia farsi notare e realizzare progetti grandi. «Questi ragazzi sognano di cantare all'Ariston», racconta il produttore Roberto Sessa di Picomedia durante la conferenza di presentazione della serie a viale Mazzini lanciando la proposta all'ad Carlo Fuortes che risponde: «Faremo di tutto perché accada», anche se l'ultima parola spetta ad Amadeus. Poi i ragazzi partono con un treno brandizzato verso Napoli, dove li attende una presentazione bagno di folla - e di affetto - al centro Rai di Napoli.
Intanto dall'1 febbraio gli attesi nuovi episodi saranno disponibili su Rai Play e, poi, dal 14 febbraio andranno in onda su Raidue in prima serata, accompagnati dal mockumentary «Mare fuori confessioni».

«Mare fuori», spiega Fuortes, «è la testimonianza di una Rai che cambia la sua offerta. Non è vero che il servizio pubblico non può parlare a un pubblico di giovani e giovanissimi.

Lo può fare con un linguaggio nuovo e nuovi modelli distributivi, come sta facendo. Oggi è una festa. I dati raccolti finora da Mare fuori sono incredibili: due edizioni di successo straordinario»: 1.626.000 spettatori per la prima stagione (7,2% di share), 1.189.000 la seconda (5,8% di share) su Raidue e 19 milioni e 111.000 ore viste e quasi su RaiPlay. Prima e seconda stagione sono anche su Netflix, dove la terza arriverà in estate: «Quando i pubblici si sommano può scattare l'effetto slavina che è raro ma quando capita dà bei numeri», spiega Roberto Sessa e annuncia: «Stiamo scrivendo la quarta stagione e cominceremo le riprese in primavera, pensando anche ad andare oltre (si dice almeno la sesta, ndr). 25 nazioni hanno comprato la serie e stiamo ragionando con alcuni di questi in Europa sulla vendita di formato, questo vuol dire che il nostro concept piace».

Al centro dei nuovi episodi targati Rai Fiction e Picomedia c'è la scoperta dell'amore. Oltre al bisogno di amare ed essere amati, molti protagonisti prenderanno coscienza del bisogno dell'altro per aiutarsi e impareranno ad affidarsi agli altri. Alcuni si troveranno a dover compiere la scelta di come affrontare il loro ruolo di adulti nel mondo e sarà proprio l'amore la bussola per capire dove andare e per conoscere nuovi aspetti di sé.

Nuovi personaggi faranno il loro ingresso nella serie. Tra questi c'è Giulia, una trapper appartenente a una gang milanese; i fratelli Di Meo che insieme a un amico, Dobermann, entrano in carcere per aver devastato un ospedale; Rosa Ricci, circa 15 anni, sorella di Ciro che entra nell'istituto minorile con lo scopo di uccidere Carmine per vendicare la morte del fratello. Ciro è stato molto amato nella prima stagione. È morto per mano del «Chiattillo» (Nicolas Maupas) e di Carmine (Massimiliano Caiazzo) in perenne conflitto con lui essendo il capo banda dell'istituto, figlio dei Ricci, nota famiglia malavitosa da sempre in combutta con quella di Carmine. «Assisterete alla nascita di una stella: Maria Esposito che interpreta Rosa», afferma entusiasta il regista Ivan Silvestrini: «Lavorare con gli attori è stato fondamentale perché ha contribuito a costruire i personaggi con le loro proposte. Credo che la vitalità della serie si debba proprio a loro».

Fondamentale è stato anche il lavoro di scrittura di Cristiana Farina e Maurizio Careddu: «Essendo un prodotto polifonico c'è molto materiale, abbiamo tanto ancora da scrivere, racconta Farina: «L'idea è nata tanto tempo fa, io lavoravo a Un posto al sole e feci un seminario a Nisida, immaginando già delle storie. La cosa è finita in un cassetto e poi è stata riesumata dopo qualche anno».

Nel cast confermati Carmine Recano, Lucrezia Guidone, Raiz, Nicolas Maupas, Massimiliano Caiazzo, Vincenzo Ferrera, Antonio De Matteo, Anna Ammirati, Valentina Romani e Carolina Crescentini nei panni di Paola, la direttrice del carcere. «La rigidità di Paola è venuta meno già lo scorso anno», racconta l'attrice: «Lei ora è cambiata, si è persa negli occhi di questi ragazzi. Loro si fidano di lei e lei di loro. Si è creata anche una corrispondenza tra le mie emozioni e quelle del personaggio: oggi mi emoziono nel vedere questi ragazzi, Sento di voler fare il tifo per la loro riuscita».
 

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