Mare Fuori, Antonio D’Aquino: «Lavoravo senza sosta, Milos mi ha cambiato la vita»

L’attore si racconta: «Ricordo le lacrime di gioia quando seppi che ero stato scelto»

Antonio D’Aquino
Antonio D’Aquino
di Ferdinando Gagliotti
Giovedì 30 Marzo 2023, 10:49 - Ultimo agg. 17:15
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«Ho iniziato a lavorare a quattordici anni, per non gravare sulle spalle della mia famiglia: quell’esperienza mi ha fatto crescere con tanta umiltà». Chi parla è Antonio D’Aquino, attore classe 1999 originario di Castellammare di Stabia, che nella fiction targata Rai Mare Fuori - ormai un cult - interpreta il personaggio di Milos, un ragazzo appartenente ai sinti. La serie racconta le vicende di detenuti e di alcuni membri del personale dell’Ipm, l’istituto penitenziario minorile di Napoli (luogo immaginario). La terza stagione della fiction ha ottenuto e continua a ottenere un successo straordinario.

«La chiamata per Mare Fuori è arrivata all’improvviso», racconta D’Aquino. «Lavoravo con mio padre in un cantiere navale all’estero, trascorrevo tutto il mio tempo con lui. Un lavoro estenuante, che non ti concede un giorno di pausa e ti porta lontano dalla famiglia e dagli amici. Dopo un anno ha capito che non era quello che volevo fare nella vita, così mi ha invogliato a provare a fare qualcosa che combaciasse con le mie passioni. Lui sapeva che io volessi fare l’attore. Avevo diciotto anni, mi sono rimboccato le maniche e ho deciso di tentare».

Il sogno del - futuro - Milos inizia così a prendere forma: «Mi sono iscritto alla Ribalta, una scuola di recitazione di Castellammare. Dopo tre mesi, per una questione economica, ho smesso di frequentarla con costanza. La mia fortuna è stata non abbandonarla mai del tutto: dopo sette mesi è arrivata la chiamata dalla responsabile casting Marita D’Elia, per un primo provino per Mare Fuori. Mi sembra fosse per il ruolo di Edoardo, dieci giorni dopo invece è arrivata quella perfetta per me: per il ruolo di Milos. Immagina la felicità, le lacrime che quel giorno sono state infinite.

All’inizio non è stato semplicissimo interpretare questo personaggio, molto diverso da me. Poi con il lavoro quotidiano sono riuscito a sentirlo nelle mie corde».

 

Ora Antonio alimenta il suo sogno con grande passione, ma la sua attitudine è rimasto quello di una volta. Merito dell’esperienza lavorativa in tenera età, che seppur complicata ha forgiato il suo carattere: «Mi ha fatto crescere tanto. Volevo avere una mia indipendenza e aiutare la mia famiglia, non essere un peso per loro. Non so se sono cresciuto troppo in fretta, molti mi dicono di sì e forse è vero. In ogni caso mi ha portato a essere il ragazzo che sono oggi, genuino e umile. La mia quotidianità non è cambiata, resto me stesso. In questi casi si rischia di iniziare a fantasticare oltre i limiti, di andarsene un po’ con la testa e di farsi male. È fondamentale non perdersi».

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Sopportare la fatica per amore della famiglia: è quello che ha fatto l’attore ed è anche ciò che lo accomuna al personaggio che interpreta: «Io e Milos ci assomigliamo poco caratterialmente, ma condividiamo il senso di protezione nei confronti delle persone amate. Io sono molto legato ai miei familiari come lui lo è a Luna, che vede come una sorella e persino come una madre. Fa di tutto per proteggere quella persona, come si evince dalla terza stagione della serie».

Senza incappare in spoiler, Mare Fuori tratta molti temi estremamente attuali, tra cui l’amore omosessuale: «Il nostro pubblico si è dimostrato molto maturo, sensibile a queste tematiche. Onestamente non me lo aspettavo, ma sono davvero felice del riscontro. Sono stato contattato da tante persone che hanno compreso sia il messaggio che la serie vuole mandare, che il mio personaggio. Non sono mancati i commenti meno felici, ma tutto sommato i feedback sono positivi. In tanti si sono rivisti nella storia di Milos, alcuni mi hanno toccato molto profondamente come la storia di un ragazzo che non poteva esprimere i propri sentimenti a causa della famiglia. Speriamo di poter presto abbattere definitivamente questo taboo. Ne sono fiducioso, così come sono fiducioso che Milos possa avere più spazio nella prossima stagione. È un personaggio che è stato costruito passo dopo passo, grazie anche alle battute che ho scritto e alle scene che inizialmente non erano previste. Nella terza è già arrivato tanto, Milos lo merita davvero».

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