MasterChef, settima puntata: Bruno, Tina e Mery eliminati. Lo chef Lele Usai manda in crisi la masterclass

MasterChef, settima puntata: Bruno, Tina e Mery eliminati. Lo chef Lele Usai manda in crisi la masterclass
MasterChef, settima puntata: Bruno, Tina e Mery eliminati. Lo chef Lele Usai manda in crisi la masterclass
di Ida Di Grazia
Venerdì 28 Gennaio 2022, 14:20
5 Minuti di Lettura

MasterChef, settima puntata: Bruno, Tina e Mery eliminati. Lo chef Lele Usai manda in crisi la masterclass. La puntata di giovedì sera è stata ricca di colpi di scena e di emozioni. Gli aspiranti chef hanno dovuto fare i conti con i propri limiti e l'emotività che spezzo ha giocato un brutto scherzo per la realizzazione del piatto finale.

Leggi anche > GF Vip, Angela Melillo: «Nathaly mi ha bloccata senza motivo.

Ora vorrei fare l'opinionista»

Il settimo appuntamento di MasterChef Italia corre sul filo dell’equilibrio tra diverse anime e sapori, con un tocco di brezza marina e di strategia. La Mystery Box torna “Golden” e l’Invention Test ospita lo chef marinaio Lele Usai. I tre giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli sottopongono i cuochi amatoriali a un provante Skill Test dedicato alla carne, ed eliminano Bruno al ballottaggio di inizio puntata, poi Mery e Tina nel corso delle prove.  Due episodi ricchissimi di colpi di scena e suspense che hanno raccolto uno straordinario riscontro dagli ascolti raggiungendo il miglior risultato stagionale: per il cooking show prodotto da Endemol Shine Italy per Sky, ieri sera su Sky Uno/+1 e on demand, media serata di 991mila spettatori medi e del 3,9% di share, con 1.350.997 contatti, in crescita del +26% rispetto alla scorsa settimana. 

 

La tensione “si taglia col coltello” durante l’atteso ballottaggio tra Bruno e Christian, i peggiori del Pressure Test della scorsa puntata: i giudici decretano l’eliminazione di Bruno, prima di far scoprire ai restanti concorrenti ciò che si nasconde sotto la scintillante Golden Mystery Box, che permette ai migliori di saltare l’Invention Test. Due vassoi che rappresentano due anime opposte, come il Diavolo e l’Acqua Santa: uno rosso con cinque ingredienti dai sapori forti (arringa salata, carne di pecora, jalapeno, peperone rosso e formaggio francese) e un vassoio azzurro con cinque prodotti dai toni molto delicati (carosello, cottage cheese, lamponi, ombrina e salicornia). Una prova da giocare sul filo dell’equilibrio e della strategia. Ciascun concorrente, infatti, sceglie un avversario e gli affida uno dei due vassoi, con il quale cucina in 45 minuti di tempo impiegando tutti gli ingredienti. I giudici assaggiano e mandano in balconata Lia con il piatto L’Esorcista (barchette di peperone fritto con spezzatino di pecora su fonduta aromatizzata all’aringa); Federico grazie a 20% (bocconcini di pecora in rete di maiale su base di peperoni su salsa di formaggio e crema di sedano, basilico e menta); Mime con Asazuke Bruno (ombrina in cetriolo marinato all’aceto con salsa di lamponi e cottage cheese al lampone); Tracy e Trovare equilibrio (bocconcini di pecora al burro su crema di peperone, carota e formaggio con cialda croccante e burro montato); infine Polone con Il mio positivo (ombrina al burro con salicornia, cottage cheese al sale di Maldon, chips di pelle di ombrina e composta di lamponi).

L’Invention Test ospita lo chef marinaio Lele Usai, esperto di trasformazione del pesce con una Stella Michelin nel suo ristorante Il Tino a Fiumicino. La prova è più che mai difficoltosa: lo chef spiega la frollatura del pesce, per ottenere un prodotto asciutto fuori e succoso dentro. Presenta poi ai cuochi amatoriali Nautilus, piatto in cui è fondamentale l’estetica (triglia e morimora frollate con infusione ai fiori di malva e aceti di champagne gelificato) e Pesce di roccia, in cui è essenziale il bilanciamento dei sapori (sarago frollato con estrazione di salicornia e finocchio, e gel di alga duse e garum di razza). Pietro, grazie al piatto presentato durante la Golden Mystery Box (You The Man, un involtino di ombrina con pangrattato alla salicornia con uova, pelle croccante e sfere di cottage cheese su chutney di lamponi) ottiene un importantissimo vantaggio: conosce in anteprima le tecniche, assaggia i piatti dell’ospite e gli pone domande per comprenderne meglio i segreti. Inoltre, assegna uno o l’altro piatto a ciascuno dei suoi avversari e sceglie di consegnare un grande vantaggio, il pesce già sfilettato, a se stesso, Elena e Dalia. I concorrenti provano a replicare i due complicatissimi piatti in 45 minuti di tempo: i giudici e chef Usai sono complessivamente soddisfatti dei risultati e decretano come migliore della prova Dalia, che sale direttamente in balconata evitando lo Skill Test. Mery, invece, non riesce a gestire le emozioni e deve sfilarsi l’ambito grembiule di MasterChef Italia.

Il secondo Skill Test della stagione è dedicato alla carne e ai prodotti di origine animale, custoditi in uno scrigno per omaggiare gli allevatori che abbracciano la sostenibilità. Bruno Barbieri presenta la sua Tartare, regina della prima delle tre prove tecniche. I concorrenti che in 20 minuti tagliano e servono correttamente la carne sono Carmine, Tracy, Federico, Pietro, Elena e Mime, che si salvano. Giorgio Locatelli porta tra i fornelli della Masterclass un classico della cucina britannica, il Filetto alla Wellington con salsa al vino rosso: Lia, Polone e Christian in 50 minuti di tempo cucinano un buon filetto e salgono in balconata. Dopo aver messo alla prova i concorrenti sul taglio e sul gusto, sulla cottura e sulla gestione del tempo, Antonino Cannavacciuolo presenta la Millefoglie di lingua con animella e salsa verde, che Tina e Nicky Brian - i due unici concorrenti rimasti in gara dopo le prove precedenti - per salvarsi devono preparare in 45 minuti, con senso estetico: l’impiattamento errato e lo sbilanciamento del piatto di Tina causano la sua eliminazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA