Mediaset è rosa: Berlusconi jr lancia le quattro donne del prime time

Mediaset è rosa: Berlusconi jr lancia le quattro donne del prime time
di Enzo Gentile
Giovedì 4 Luglio 2019, 07:00 - Ultimo agg. 07:15
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In una sede insolita, scelta per solidarietà con una terra ferita profondamente dal maltempo dello scorso autunno e subito rialzatasi - «un simbolo dell'Italia che sa reagire e recuperare nei momenti di maggiore difficoltà» - Mediaset lancia l'offerta della sua stagione da Santa Margherita ligure, a pochi chilometri da quella Portofino in cui Pier Silvio Berlusconi trascorre parte del suo tempo con la famiglia, la moglie Silvia Toffanin e i due figli, di quattro e otto anni.
 
Celebrati i numeri e i successi dell'anno televisivo appena concluso la dirigenza del Biscione di Cologno Monzese guarda avanti per consolidare le posizioni. Il polo televisivo europeo che sta costruendo con base in Olanda ha ricevuto un interessamento diretto da parte di Media capital, la principale società televisiva del Portogallo, controllata con il 94% dal gruppo spagnolo Prisa. E della futura holding - nella quale il network far confluire tutte le sue attività, comprese le partecipazioni - Berlusconi jr. dovrebbe essere non solo amministratore delegato ma anche presidente, con Fedele Confalonieri che comunque resta quale «senior non executive director» secondo l'ordinamento olandese per la gestione delle assemblee e del cda. Il tutto chiudendo la porta alla proposta di Vivendi, che proprio cavallo della presentazione dei palinsesti 2019-2020 di Mediaset, ha fatto arrivare la richiesta di rifare l'assemblea di aprile dalla quale era stata esclusa.

Ma a Santa Margherita si è parlato soprattutto dei palinsesti della prossima stagione, fatti soprattutto di conferme: squadra che vince non si cambia, per cui riecco i volti e i titoli che il grande pubblico continua a premiare. I dati, secondo Piersilvio e i dirigenti vari, sarebbero inoppugnabili: la legge divina dello share, ma soprattutto della raccolta pubblicitaria (più del numero totale dei telespettatori contano i target di riferimento commerciale), darebbe loro ancora ragione.

Il sistema integrato Mediaset, che comprende in Italia oltre a Canale 5, Italia 1 e Retequattro anche quattro emittenti (10,7% degli ascolti quotidiani complessivi) assorbe oltre il 54% degli investimenti pubblicitari, abbracciando soprattutto quella fascia prelibata di utenti 15-64 anni in cui Mediaset sbaraglia la concorrenza: da settembre a giugno incassa il 33,2% degli ascolti tv, contro il 30,7% della Rai, soprattutto con il predominio nel settore delle donne e dei giovani, che garantiscono anche una preziosa interazione social, dato ulteriormente stimolante per gli inserzionisti.

È lo stesso Berlusconi jr. a illustrare la via per il nuovo anno, ribadendo la decisione di puntare alle produzioni, sia nella fiction che nell'intrattenimento. Innanzitutto prova a togliersi dalla scarpa il sassolino più fastidioso: «In ottobre sugli schermi di Canale 5 tornerà Celentano: siamo tutti insoddisfatti, lui per primo, degli esiti del suo Adrian che sarà rivisto e corretto, fin dal titolo, che diventa Adriano e che lo vedrà in scena, personalmente, fisicamente, per tutta la sua durata. Noi ci contiamo molto, anche se diversi dettagli, compreso il giorno di messa in onda vanno ancora precisati. Così come possiamo annunciare il ritorno di La pupa e il secchione, un'edizione vip di Amici a a ottobre, e una, sempre per vip di Temptation island e del Grande fratello. Ma la novità più importante è il rientro, dopo un anno di pausa, della migliore partita di Champions League, il mercoledì sera su Canale 5: grazie a un accordo con Sky avremo questa esclusiva fino al 2021.

Novità, ma nostalgica, è la messa in onda di «EuroGames», versione aggiornata di quelli che furono i «Giochi senza frontiere». Colonne portanti le star di casa: Barbara D'Urso, Maria De Filippi, Gerry Scotti, Paolo Bonolis, tutti superimpegnati appena dopo l'estate, accanto a Ilary Blasi, Michelle Hunziker, Alessia Marcuzzi. La Fascino produrrà «Amici vip», ma la De Filippi non sarà in onda: al timone potrebbe esserci la Hunziker. La Blasi va a condurre, affiancata da Alvin, «Eurogames». Confermato «Live! Non è la D'Urso» (probabilmente la domenica, a sfidare la fiction di Raiuno), con la stakanovista napoletana che potrebbe rinunciare a «Domenica live»: «Sarà lei a valutare, in totale serenità», dice Piersilvio, che accarezza il sogno proibito Fiorello («Vieni da noi!»), non ama troppo la tv delle prove estreme («Quando vedo serpenti e scarafaggi magari cambio canale, ma Bonolis resta un fuoriclasse e l'incidente a un concorrente di Ciao Darwin ci farà essere ancora più attenti sulle misure di sicurezza») e guarda al futuro: «La tv generalista vince sempre grazie ai contenuti, ma la nostra strada deve pensare a collaborazioni e coproduzioni su scala più ampia. Soggetti come Amazon e soprattutto Netflix sono potenziali partner: ci stiamo conoscendo più da vicino, il futuro potrebbe portare sorprese in questo senso».
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