Nastri d'Argento, Napoli capitale della fiction premia Montalbano & Co.

Nastri d'Argento, Napoli capitale della fiction premia Montalbano & Co.
di Diego Del Pozzo
Domenica 19 Settembre 2021, 09:00 - Ultimo agg. 20 Settembre, 07:14
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Sono partiti da Napoli i nuovi Nastri d'Argento dedicati alle serie televisive, a conferma della  sempre più spiccata centralità della metropoli vesuviana nel panorama della produzione audiovisiva seriale italiana contemporanea. ieri sera, nello scenario del teatro di corte di palazzo reale, la prima edizione è andata in scena con la cerimonia di consegna dei riconoscimenti ai protagonisti più apprezzati da pubblico e critica. I premi più ambiti, quelli per le serie dell'anno, sono andati a «Petra», noir tratto dai romanzi di Alicia Gimenez Bartlett e interpretato da Paola Cortellesi e Andrea Pennacchi, premiati con la regista Maria Sole Tognazzi; «Romulus», la violenta rilettura pop delle origini di Roma, sequel del film «Il primo re» di Matteo Rovere (mente dell'intera operazione); e «Il commissario Ricciardi», serie made in Naples con la regia di Alessandro D'Alatri (sul palco assieme ad Antonio Milo) che ha portato su Raiuno il più amato personaggio creato da Maurizio de Giovanni. Lo scrittore partenopeo ha ricevuto anche un Nastro speciale alla scrittura, in collaborazione con Siae, per il complesso della sua opera, pienamente crossmediale, tra «Ricciardi», «Mina Settembre», «I bastardi di Pizzofalcone» e l'annunciata nuova serie sul ciclo di storie di Sara. 

Quello di quest'anno è una sorta di numero zero dei Nastri Serie, confezionato in piena pandemia e destinato a perfezionato e potenziato.

Ma era importante partire e va apprezzata la volontà del Sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici guidato da Laura Delli Colli, promotore dell'evento, che ha trovato nella Film Commission Regione Campania e nella sua presidente Titta Fiore un partner territoriale affidabile e competente.

La serata di ieri, arricchita dall'esibizione musicale di Enzo Gragnaniello, ha visto ritirare i premi tanti volti noti. Primo tra tutti Luca Zingaretti, omaggiato per i vent'anni della storica serie di Raiuno «Il commissario Montalbano», dai best seller del compianto Camilleri. Entusiasmo per il beniamino di casa Salvatore Esposito, protagonista di «Gomorra La serie» e premiato al pari di Marco D'Amore poche settimane prima della messa in onda della quinta e conclusiva stagione del crime ispirato al libro di Roberto Saviano, su Sky a novembre. E ancora, riconoscimenti sono andati a Stefano Accorsi per la trilogia su Tangentopoli, «1992», «1993» e «1994»; ad Alessandro Borghi per «Suburra La serie» (entrambi assenti) e a Silvio Orlando per il memorabile ruolo del cardinale Voiello in «The young pope» e «The new pope». «Per me, le serie con Sorrentino», ha spiegato l'attore, «sono state come una specie di salto nel vuoto e di sogno realizzato. Le ho fatte un po' da outsider, ma con un personaggio che poi è diventato un'icona». 

 

Oltre alle tre serie dell'anno, è stata premiata anche una cinquina di show dall'appeal internazionale, capaci di fare grande la serialità italiana anche all'estero. E in questa selezione c'è tanta Napoli: «L'amica geniale» (con riconoscimenti alle quattro interpreti di Lila e Lenù: Ludovica Nasti ed Elisa Del Genio, Gaia Girace e Margherita Mazzucco), «The new pope», «Gomorra» e «ZeroZeroZero», ancora tratta da Saviano, con «We are who we are» di Luca Guadagnino a completare il quintetto. Il regista Stefano Sollima e il produttore Riccardo Tozzi, sono i volti dietro a molti di questi progetti, decani del settore. «La mia avventura nelle serie», ha sottolineato Sollima, «è iniziata da tempo, ma non da solo, poiché devo ringraziare il coraggio di un produttore come Tozzi. E questi nuovi Nastri vanno a colmare un vuoto». Per il patròn di Cattleya, «la serialità ormai è un comparto importante anche nel panorama italiano, tra l'altro legatissimo al cinema. Proprio con Sollima, in questi mesi stiamo girando la nuova serie Django, rilettura della gloriosa stagione degli spaghetti western».

Premiati anche Matilda De Angelis per il suo ruolo in «The undoing Le verità non dette», serie di Sky in lizza anche agli Emmy, e il teen show «Skam Italia», ritirato sul palco dal produttore Rosario Rinaldo, dal regista Ludovico Bessegato e dalla protagonista Ludovica Martino. Tra presenti alla serata Saverio Costanzo (premiato per «L'amica geniale» e accompagnato dalla moglie Alba Rohrwacher), Massimiliano Gallo, Tosca D'Aquino, Edoardo De Angelis e Pina Turco, il direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati e Nils Hartmann di Sky. 

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