Merito anche del lockdown imposto dal Covid, naturalmente. Netflix ha superato i 200 milioni di abbonati, con un'aggiunta di 8,5 milioni di clienti nel quarto trimestre del 2020, e ha annunciato di essere «molto vicina» a essere stabilmente in free cash flow positivo e di considerare la possibilità di un buyback.
Nel quarto trimestre del 2020, l'utile netto è stato di 542 milioni, 1,19 dollari per azione, contro l'1,39 atteso dagli esperti, dopo l'1,30 di un anno prima. I ricavi sono stati pari a 6,64 miliardi di dollari, di fatto in linea con il consensus di 6,626 miliardi e superiori ai 5,47 miliardi di un anno prima.
Bridgerton, tutte pazze per il Duca: ecco chi è il (nuovo) divo che fa sognare le donne
Gli abbonati netti aggiunti sono stati 8,5 milioni, contro un'attesa di 6,47 milioni, nonostante l'aumento dei prezzi negli Stati Uniti e in Canada.
Nel 2020, il free cash flow è stato di 1,9 miliardi, contro i 3,3 miliardi del 2019. «La grande crescita nell'intrattenimento streaming ha portato rivali come Disney, WarnerMedia e Discovery. Anche per questo ci siamo mossi così velocemente per crescere e per rafforzare ulteriormente la nostra libreria di contenuti originali attraverso un ampio spettro di generi e nazioni» si legge nella lettera agli azionisti.
«Non crediamo di aver più bisogno di raccogliere finanziamenti esterni per le nostre operazioni giornaliere» si legge ancora nella nota. Nell'ultimo anno, il titolo di Netflix ha guadagnato il 48%. Ieri, ha chiuso in rialzo dello 0,76%; dopo la pubblicazione della trimestrale, il titolo è volato a +12% nell'after hours.