Otto e mezzo, Claudio Baglioni: «Non dobbiamo tornare come eravamo. Sanremo senza pubblico? Andrà bene»

Otto e mezzo, Claudio Baglioni: «E' necessario non tornare a come eravamo prima, sarebbe auspicabile ambire a qualcosa di meglio»
Otto e mezzo, Claudio Baglioni: «E' necessario non tornare a come eravamo prima, sarebbe auspicabile ambire a qualcosa di meglio»
di Ida Di Grazia
Venerdì 26 Febbraio 2021, 22:11
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Otto e mezzo, Claudio Baglioni: «E' necessario non tornare come eravamo prima, ma dobbiamo ambire a qualcosa di meglio». Il cantautore, che ha da poco pubblicato un nuovo album "In questa storia che è la mia", ospite nella trasmissione di Lilli Gruber ha espresso il suo parere sulla pandemia, sull'alternativa Draghi e anche su Sanremo 2021 senza pubblico.

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«Non è facile non provare almeno una forma di ansia, è difficile avere un'idea di Paese per intero, però un po' di stanchezza c'è. Un anno fa c'è stato quasi un inizio creativo, pur nel dramma dei morti ( di Covid ndr.), c'era un senso di coesione che però adesso sembra venuto un po' meno, adesso si desidera solo che passi il prima possibile», così Claudio Baglioni su La 7 a Otto e mezzo ospite di Lilli Gruber. Tra gli ospiti Marco Travaglio, Silvia Borrelli, Alessandro Milan.

A proposito di Europa e del nuovo premier, Baglioni ha dichiarato: «Draghi ha un'indiscutibile prestigio sia nazionale che internazionale, è un personaggio di grandissimo valore e mi fido di lui.

Penso che la compagine governativa sia interessante soprattutto nella parte tecnica, ho sentito che c'è stata delusione per l'altra parte ma la vita politica del nostro Paese, lo dice anche la Costituzione, è organizzata attraverso i partiti, che rappresentano il Paese in parlamento».

La Gruber chiede a Baglioni se intravede lo spirito di unità nazionale auspicato da Mattarella: «La strada del governo è difficile perché la confusione è tanta e il gioco allo smarcamento quotidiano dei partiti potrebbe minare l'impresa già non facile dell'esecutivo. Però penso che in Italia ci sia bisogno oltre a organizzare un'efficace campagna vaccinale e a scrivere un ottimo Recovery plan, è necessario non tornare come eravamo prima, ma sarebbe auspicabile ambire a qualcosa di meglio. Ad esempio, io mi ero augurato ingenuamente che, appena scoperta, la formula del vaccino potesse essere data gratuitamente a tutti come fu con Sabin al tempo della poliomelite. Ma temo non sia più quel mondo, dove c'era grande cooperazione. L'impresa è ardua».

In chiusura una battuta sul prossimo Festival di Sanremo 2021 in partenza il prossimo martedì: «Sanremo senza pubblico? Significa tutto quello che significa anche per gli altri teatri e le sale da concerto: il pubblico è l'invitato al pranzo artistico. Ma fra tutti gli spettacoli, quello di Sanremo forse potrebbe risentirne meno di altri, proprio perchè essendoci il pubblico a casa dovrebbe risentirne di meno. Penso che andrà bene, ci sono bravissimi conduttori e faccio gli auguri a tutti i musicisti e ai miei colleghi».

Claudio Baglioni ha pubblicato un nuovo album "In questa storia che è la mia" «E' un lavoro scritto a mano - ha spiegato alla Gruber - con timbriche diverse, senza tempo, possiamo definirlo unconcept album, c'è una storia che è la mia vicenda musicale di 50 anni e poi una storia d'amore ... è volontariamente un disco fuori moda. La definirei quasi un'operetta».

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