Piero Angela, «Prepararsi al futuro»: su Rai3 il testamento dedicato ai giovani

Piero Angela, «Prepararsi al futuro»: su Rai3 il testamento dedicato ai giovani
di Luciano Giannini
Venerdì 14 Ottobre 2022, 10:18
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«A 93 anni pensava al futuro. È un esempio per tutti». Nei mesi che hanno preceduto la sua morte (il 13 agosto scorso) Piero Angela è riuscito a realizzare un nuovo programma, «Prepararsi al futuro», che sotto l'egida del suo format storico, Superquark, andrà in onda da oggi alle 15, per 16 puntate, ogni venerdì su Raitre. Il giornalista, scrittore e intellettuale torinese si preoccupava delle nuove generazioni e ha voluto suscitare la loro sensibilità sul problema dei problemi: la degenerazione del pianeta.

Perciò, Carlo Fuortes ha definito «Prepararsi al futuro» un testamento, «un lascito straordinario fatto alla nostra televisione. Angela ha lavorato con una freschezza, una leggerezza e una curiosità davvero rare. Pensate, una mattina si presentò qui per chiedere la matricola, il numero che consente a un autore di cominciare un programma. Il suo è un esempio unico di devozione al servizio pubblico». L'amministratore delegato ha presentato il documentario a Viale Mazzini, con la direttrice di Rai Cultura ed Educational, Silvia Calandrelli, scegliendo non a caso il 13 ottobre, giusto due mesi dopo quel 13 agosto. E l'intera famiglia Angela, con la vedova Margherita Pastore, i figli Alberto e Christine, l'altro ieri è stata ricevuta dal capo dello Stato Mattarella, cui ha donato copia delle 16 puntate.

Tanto per segnalare l'importanza dell'eredità.

Ed eccolo, Piero, nella lunga sintesi delle puntate che la Rai ha proposto, in anteprima, alla stampa. Il ritmo delle sue parole è appena più lento di quello giovanile, ma la chiarezza identica. Il maestro della divulgazione non perdeva colpi neppure a 93 anni: «Questa è una serie di Superquark molto speciale. Prepararsi al futuro vuol dire capire le difficoltà e le opportunità di questo nuovo mondo. Cercheremo di spiegare, spero senza annoiare, i problemi da affrontare legati al cambiamento del clima e alla ricerca di nuove fonti di energia, e il ruolo di scienza e tecnologia nelle società moderne. Lo studio è quello di Superquark, con una copia, che vedete qui accanto a me, della sfera armillare dei tempi di Galileo.

E di Superquark è la squadra tecnica. Non mancherà una sorpresa, i disegni animati di Bruno Bozzetto che, spesso, riprenderanno in modo divertente ma pertinente il tema della puntata». Poi, Piero si lascia andare ai ricordi di scuola: «Ho fatto il liceo classico, studiavo il passato, storia, letteratura, greco, latino. C'erano anche le materie scientifiche, ma non ho avuto docenti che me le abbiano fatte amare. Lo studio era pedante. La passione per la scienza l'ho avuta dopo, grazie al mio lavoro di giornalista. Allora compresi cose che a scuola non mi avevano insegnato; per esempio, il metodo che usa la scienza, le sue regole, l'etica, la filosofia della conoscenza. Cominciai a leggere, a seguire conferenze. E a realizzare programmi tv, per trovare risposte a tante domande e pensare in modo nuovo. Ora sarebbe importante condividere queste esperienze con un grande pubblico e con voi giovani, in un mondo continuamente rivoluzionato da scienza e tecnologia».

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Quindi, Angela sintetizza il problema dei problemi con un semplice paragone. Mostra dei trapezisti e la rete che li protegge dalle cadute: «La nostra crescita, invece, ne è priva. La tecnologia ha permesso uno sviluppo senza precedenti, ma non ha garantito un sistema di protezione contro il consumo esagerato di energia fossile, carbone, petrolio, metano, scaricando una tale quantità di gas serra da innescare un processo di cambiamento del clima». Scorrono le immagini e gli argomenti affrontati: scioglimento dei ghiacciai, geotermia, fotovoltaico, fusione nucleare, risparmio energetico, l'energia che ogni giorno consuma internet: «Inviare una mail equivale a lasciare accesa una lampadina per mezz'ora». E, poi: «Un solo pianeta non basta più a far fronte ai consumi. Occorre un pianeta B che, però, non c'è».

Resta un quesito: perché la messa in onda alle 15 e non in prima serata? La Calandrelli: «È un orario che ha scelto Angela». E conclude: «Il suo è un testamento prezioso, ma anche una sfida. A tutti noi». E ricorda l'ultimo suo messaggio, poco prima di spegnersi: «Io ho fatto la mia parte, voi fate la vostra».

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