Ricky Gianco, il rimpianto a Oggi è un altro giorno: «Ho rifiutato di suonare con i Beatles»

Ricky Gianco, il rimpianto a “Oggi è un altro giorno”: «Ho rifiutato di suonare con i Beatles»
Ricky Gianco, il rimpianto a “Oggi è un altro giorno”: «Ho rifiutato di suonare con i Beatles»
Mercoledì 16 Marzo 2022, 15:41 - Ultimo agg. 17 Marzo, 09:41
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Ricky Gianco ospite di “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone su RaiUno. Il cantautore ha parlato della sua lunga carriera e del suo grande rimpianto, quella di non aver suonato con i Beatles.

Ricky Gianco ospite di “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone su RaiUno

 

Ricky Gianco ospite di “Oggi è un altro giorno”

Ricky Gianco ospite di “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone su RaiUno. Ricky Gianco, pseudonimo di Riccardo Sanna, deve il suo nome d’arte ad Adriano Celentano: «Mi ha chiamato alle quattro o cinque del mattino – ha raccontato -  Mi ha chiesto se mi piaceva Ricky Gianco come nome, ma io stavo ancora dormendo e all’inizio non ho capito bene, ho risposto si e ho attaccato.

La mattina quando mi sono svegliato non ricordavo più se fosse un sogno o meno, ma comunque il nome poi è andato bene.  Dopo un pò Adriano mi ha confessato che l’idea gli era venuta con il film “Django” di Corbucci, ma poi mi sono reso conto che mi ha raccontato una piccola bugia, perché la pellicola in realtà è uscita dopo».

Ha fatto parte del Clan di Celentano, ma poco dopo un anno e mezzo circa ha deciso di abbandonare il gruppo di artisti: «Per me è stato un periodo importante gli voglio bene, facevamo tutto da casa sua, pensavamo a dischi, copertine… Ogni tanto ci capita di sentirci anche oggi. Il Clan era quasi una corte, dopo un anno e mezzo sono andato via. Dovevamo sempre andare appresso a lui, il casino è successo quando è andato a Capri per fare un film dove poi ha conosciuto Claudia Cardinale e io invece sono rimasto a casa. Aveva aspetti anche dittatoriali nella sua conduzione della vita e del Clan».

Un grande rimpianto di Ricky Gianco quello di non aver suonato con i Beatles: «Dovevo fare il primo tempo del tour italiano. Sono andato a conoscerli a Londra in camerino al teatro Astoria dove facevano loro spettacolo di Natale, abbiamo discusso di tante cose, Paul McCartney mi ha chiesto di parlare del lago di Como e delle ragazze italiane, poi è intervenuto anche John Lennon che mi ha regalato un cappellino.. Il giorno dopo ho assistito al loro spettacolo e li ho deciso di dire di no. In Italia non ci sarebbe stata la stessa atmosfera … Hanno fatto un ingresso scenico e appena hanno iniziato a cantare io ho inziato a piangere felice con il pubblico impazzito, reggiseni che volavano, ragazzi che gridavano… Li ho capito che non avrei mai potuto esibirmi prima dei Beatles. Mi pento perché se avessi accettato avrei potuto passare più tempo in loro compagnia e conoscerli meglio».

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