Sergio Friscia: «Espulso all'asilo, insegno a competere con se stessi». E canta biologia canaglia

Sergio Friscia: «Espulso all'asilo, insegno a competere con se stessi». E canta biologia canaglia
di Francesca Cicatelli
Mercoledì 29 Novembre 2017, 13:25 - Ultimo agg. 30 Novembre, 00:11
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Pirandelliano, alle prese con centinaia di personaggi e personalità come Lollo il flesciato, il Signor Di Giovanni del settimo piano, Piero Pelù e il commissario Montalbano, il Boss di Saranno Mafiosi e il Wrestler Wucciria Man di Bulldozer oppure Beppe Grillo a “Striscia la notizia”, ha un segreto per ritornare in sè e ritrovare l'equilibrio: le arti marziali. Sergio Friscia palermitano doc, classe 1971, oltre che attore di successo e imitatore (ha insegnato Caratterizzazione del Personaggio presso la Fonderia delle Arti di Roma), nel 1997 ha raggiunto la qualifica di Insegnante Tecnico di Karate Shotokan e di recente fa parte della commissione naizonale comunicazione della Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate e Arti Marziali. Non si prende mai troppo sul serio, neppure nel suo libro "Un girovita da mediano" (edito Rai Eri) da pochi giorni in libreria: un intimo diario comico che è il racconto di una scalata al successo, ma anche una panoramica esilarante delle grandi contraddizioni e delle complicate opportunità del nostro Paese, dal Sud al Nord e dalle stalle alle stelle.
 


A dispetto del girovita del titolo sei un campione di agilitá e arti marziali? Com' è nata ?
«La passione per il karate è nata accompagnando mio cugino agli allenamenti.  Mi è entrato subito nel sangue. Mi ha dato tanto, mi ha insegnato la disciplina, il sacrifico, l'impegno, il rispetto e a vivere meglio le non-vittorie. La competizione sana è quella contro se stessi non contro l'avversario, è superare i propri limiti. E non si perde mai: quando va male un incontro, in realtà non hai perso ma hai imparato. La filosofia delle arti marziali mi tempra anche nel mestiere»

Il girovita aiuta a farsi spazio anche in libreria ? Lo compreranno perché sfiancati?
«Un girovita da mediano ha bisogno di spazio: devo verificare quanto ce n'è in libreria. E' un libro che si fa divorare e mi fa piacere perchè quando si parla di cibo siamo in linea»

ll food in italia è diventato una cosa troppo seria?
«Il cibo è una delle passioni piu grandi nella vita dell'uomo in generale, cosa c'è di piu bello?. Sono nato affamato e non ci avrebbero scommesso, ero piccoletto 2,8 chili poi ho recuperato: da buon siciliano sono un portatore sano di fame. In cucina non sono uno chef, a volte pasticcio un po' ma capitano capolavori e mi diverte preparare per amici e parenti».

La risata è l' unico approdo rimasto alla meritocrazia? O anche la risata è "pilotabile"?
«La risata è l'unico modo per sopravvivere alla mancanza di meritocrazia. Te ne fai una ragione delle ingiustizie costrette a subire. Inseguo la meritocrazia spero che arrivi in Italia: in generale se sei nel posto sbagliato e non lo meriti fai danni, penso ai medici ad esempio. I miei genitori mi hanno insegnato ad adare avanti a piccoli passi e ne vado orgoglioso. Mi ritengo ancora in piena gavetta ma ne ho fatta di strada da quando mi espulsero all'asilo. Speriamo che qualcuno si accorga di questo giovane 46 enne»

Far ridere oggi senza essere volgari?
«E' facile cadere sulla battuta trash o far ridere con la parolaccia ma io mi ispiro alla vita di tutti i giorni. Guardadomi attorno, trascorrendo le giornate a osservare e poi in Sicilia non ci facciamo mancare i personaggi. Parlando della realtà le persone si identificano»

Trucchi per imparare ad imitare chiunque, si puó imitare chiunque? 
«Non sono un imitatore classico, non mi reputo tale vado di pancia e si vede: se un personaggio mi colpisce al primo sguardo diventa mio e ne esaspero i modi di muoversi, di parlare ma non c'è nulla di perfetto nelle mie imitazioni. Se pensate ad un Piero Pelù di 95 chili non si è mai visto, sembro la sua custoria.  Poi mi divertono le parodie musicali dai tempi di biologia canaglia a scuola»



 




 
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