Starsky&Hutch, l'amicizia che non conosce tempo: la foto che commuove

Starsky&Hutch, l'amicizia che non conosce tempo: la foto che commuove
di Sebastiano Maffettone
Giovedì 16 Marzo 2017, 08:23 - Ultimo agg. 17 Marzo, 20:14
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Scommetto che non riconoscerete i personaggi nella foto. E per due ottime ragioni. La prima è che la maggior parte dei nostri lettori under 40 non sa chi fossero Starsky e Hutch, che vediamo qui in una foto in cui uno dei due (Starsky) spinge la sedia a rotelle dell'altro (Hutch).
La seconda perché a vederli quelli di adesso non assomigliano troppo a quelli di allora. La serie televisiva che li rese famosi andò infatti in onda nel lontano 1975 per durare con gran successo fino al 1979. Starsky & Hutch erano allora due bei ragazzoni tutti muscoli e simpatia, che da poliziotti rincorrevano criminali di ogni risma con la loro indimenticabile Ford Torino rossa.
Diciamoci la verità, la coppia era ben assortita (complimenti al casting), con Paul Michael Glaser nei panni di David Starsky, quello bruno, uno spigliato poliziotto da marciapiede con il ciuffo ribelle e alle spalle un'infanzia difficile, e David Soul, quello biondo, in quelli di Kenneth Hutchinson (più noto come Hutch) di lui più riservato e riflessivo. I due erano fascinosi quanto mai e gli spettatori vi si affezionavano facilmente. Quello che nessuno avrebbe potuto immaginare è che i due fossero amici per davvero e non solo nella serie televisiva da loro interpretata.

 

La foto li mostra infatti più di quaranta anni dopo i loro successi a Liverpool dove partecipano al Comic Con, ancora insieme, inseparabili come sulle strade della immaginaria Bay City della loro serie. Paul Michael Glaser e David Soul, non sono così solo la coppia di poliziotti che ha fatto sognare gli spettatori degli anni Settanta, non sono insomma solo Starsky & Hutch, ma sono anche una coppia di veri amici, che dopo tanti anni ancora si aiutano e si frequentano. Oggi, i due attori, sono entrambi 73enni, e in questa tenera foto Paul spinge sulla sedia a rotelle l'amico David. A dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, che l'amicizia è una cosa seria.
Il grande Aristotele, che di queste cose si intendeva, dedicò ben due libri dell'Etica Nicomachea a una riflessione sul tema dell'amicizia, che i greci chiamavano filìa. Per Aristotele, l'amicizia è l'altra faccia della virtù e la fonte più certa della felicità. Si può, a parer suo, essere amici per piacere e per interesse, ma la vera amicizia - quella che conta - è basata sul bene. Come non essere d'accordo? Direte voi. Eppure. Ci sono stati anche quelli di parere contrario, come Nietzche, il quale ebbe la baldanza di affermare: «E forse verrà per ognuno anche un'ora più lieta in cui si dirà: Amici, non ci sono amici!. Così gridò il saggio morente; Nemici, non ci sono nemici!, grido io, il folle vivente». Parole scritte per épater le bourgeois? Può essere. Ma Nietzche non fu il solo a pensare male dell'amicizia, e Jaques Derrida ne prese spunto per criticare l'amicizia in un libro intitolato Politiche dell'amicizia (1994).

E si potrebbe continuare. Ma la foto che vediamo parla più esplicitamente di ogni dotta disputa tra filosofi (con tutto il rispetto pei medesimi). Per cui se Starsky e Hutch mi erano simpatici allora lo sono diventati assai più adesso, nell'ora del declino e della solidarietà amicale.
Shakespeare fa dire al Proteo dei Two Gentlemen from Verona: «O, how this spring of love resembleth/The Uncertain Glory of an April day!». E probabilmente la Gloria di Starsky e Hutch fu effimera quanto mai. Ma gli è rimasta quell'amicizia basata sull'affetto che è un bene forse più importante.