Nadia Toffa, la madre a Barbara D'Urso: «Mia figlia ha vissuto così i suoi ultimi giorni»

Nadia Toffa con la madre Margherita
Nadia Toffa con la madre Margherita
di Valeria Arnaldi
Domenica 10 Novembre 2019, 18:16 - Ultimo agg. 18:35
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Nadia Toffa, parla la mamma a Domenica Live. «Sono stata sempre accanto a lei, lei voleva solo me accanto». La madre di Nadia Toffa, Margherita Rebuffoni, racconta a Domenica Live gli ultimi giorni di vita della figlia. Barbara D’Urso rilegge i testi nei quali Nadia ha descritto la scoperta della malattia, il dolore, la paura.
 

«Era lei che sosteneva me, mi incoraggiava - ricorda la madre della giovane - diceva: “Vedrai mamma che andrà tutto bene”. Sapeva perfettamente quello che aveva. Diceva: “Vedrai che posso convincerci, hanno tolto tutto, ma pure fosse rimasta qualche cellulina, posso conviverci”. Quando ha fatto la prima chemioterapia, fuori il suo compagno la aspettava con un lungo cappotto verde mela per arrivare al prossimo inverno».

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Barbara D’Urso sottolinea più volte la forza di Nadia Toffa, anche con ricordi personali. «Mi scriveva, mi mandava foto, una volta mi ha detto: “Il mio compagno mi ha regalato dei pantaloni invernali, vedi? Quindi al prossimo inverno ci arrivo”. La conduttrice cita poi gli hater che hanno attaccato Nadia sui social, commentando che non meritano che sia spesa per loro nemmeno una parola.
Fa rivedere, poi, le immagini di Nadia Toffa al suo ritorno alla trasmissione Le Iene. «Non trattateci da malati - ha detto quel giorno Nadia Toffa - siamo dei guerrieri».

Inevitabili le lacrime della madre di Nadia. «Fino all’ultimo giorno lei ha sorriso, ha sempre ringraziato Dio: “Se questo è il mio destino, questo accetto. Mi dispiace lasciare mia mamma”. Mi ha detto: “Ti prego mamma, o ce ne andiamo insieme o muoio io prima di te, io non posso rimanere se tu non ci sei, non mi lasciare mai. Gliel’ho promesso, pregando Dio che questo avvenisse».

Barbara D’Urso domanda come abbia fatto Margherita ad accompagnare la figlia in quegli ultimi giorni:
«È lei che mi ha accompagnata nell’ultimo anno e mezzo - risponde la madre di Nadia - Quando l’ho vista impallidita l’ultimo giorno, ho pensato: la mia bambina se ne vuole andare. Le ho detto: Vola, mi proteggerai da lassù. Gliel’ho sussurrato, non so come ho fatto, e lei è volata via».

E ancora. «Attraverso la malattia aveva capito che bisognava affidarsi alle mani di Dio e continuare a combattere. Era cambiata dentro. Aveva capito che bisognava affidarsi».
La conduttrice decide poi di far risentire alcuni degli attacchi degli hater: «Nel web si sono scagliati così - dice e rivolta alla madre - Ti faccio sentire solo quelle più tenere».

«Brava Nadia», è l’unico commento di Margherita, quando viene letto un suo messaggio di risposta agli hater. Poi, viene mandata in onda una selezione di video di Nadia bambina e poi adolescente.
«Bella, bellissima, che tenerezza», dice la  madre tra le lacrime, con un filo di voce. Nadia le ha preso un cane.
«Lo ha preso per me - dice la madre - lei sapeva benissimo di essere molto malata. Ci fa tanta compagnia, ci ricorda lei».

Come parli con Nadia?, domanda Barbara D’Urso.
«È la prima persona con cui parlo tutti i giorni - dice la madre - Non la sogno ma mi alzo piena di energia, è lei che me la manda».
Nadia scriveva tutti i giorni.
«Io dormivo con lei - prosegue - mi svegliavo alla luce del suo cellulare. Le chiedevo: cosa fai? e diceva: mi è venuta un’idea. Erano belle, profonde, mi diceva poi te le leggo. Scriveva, di giorno dipingeva. Era bello vivere con lei, era sempre piena di idee».

Margherita ha riunito questi scritti della figlia in un libro. Nadia voleva che lo facesse per aiutare gli altri. Per questo è nata la Fondazione Nadia Toffa. Margherita aggiunge: «Lei scriveva i genitori cui tolgono i figli sono genitori mutilati e aveva ragione. Lei mi ha detto: mamma ricordati sempre che non conta quanto vivi ma come vivi, questo devi ricordare. Guarda me, io corro perché ho tante cose da fare».

In studio entra poi anche Gianluigi Nuzzi per ricordare Nadia: «Se tu prendi questo libro, c’è scritto solo una volta la parola “malattia”».Tutti i proventi del libro andranno alla Fondazione Nadia Toffa, che si impegnerà per la ricerca oncologica ma anche per la Terra dei Fuochi e molto altro.
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