Walter Zenga a Verissimo: «Mio padre era assente e non avevo tempo per fare tutto con i miei figli. Ecco cosa è mancato»

Walter Zenga a Verissimo: «Mio padre era assente e non avevo tempo per fare tutto con i miei figli. Ecco cosa è mancato»
Walter Zenga a Verissimo: «Mio padre era assente e non avevo tempo per fare tutto con i miei figli. Ecco cosa è mancato»
Sabato 12 Marzo 2022, 17:48
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Walter Zenga si racconta a Verissimo, dagli inizi nel calcio ai progetti e alla vita privata. L'ex portiere della Nazionale ha avuto la fortuna di vedere realizzati i suoi sogni di bambino, ma ha vissuto momenti difficili nella paternità. Nel suo essere padre si è ripetuta un'esperienza simile a quella vissuta durante l'infanzia. Il papà non era molto presente e i suoi figli hanno sofferto la sua mancanza. Oggi però i rapporti sono migliorati, come spiegano i ragazzi nei videomessaggi. 

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Walter Zenga a Verissimo

«Non è stata facile perché i miei genitori si erano separati e io e mio fratello siamo stati cresciuti dai nonni.

Mio padre era in giro a lavorare perché doveva mantenere tutti quanti...», racconta spiegando che nel tempo i rapporti con il padre hanno subito brusche interruzioni. Poi il genitore è morto: «È difficile da lontano capire che stai perdendo il tuo tempo a essere arrabbiato. Arrivi a capirlo dopo». 

Walter Zenga a Verissimo

Sui figli e le difficoltà emerse in televisione spiega: «In ogni situazione non bisogna puntare il dito contro qualcuno. C’è stato qualcosa che non ha funzionato e che mi ha portato lontano. Sono andato a vivere in America quando erano in età adolescenziale. Quando tornavo non avevo mai tempo per fare tutto. Quando i bambini diventano grandi sarebbe meglio che il rapporto tra madre e padre diventasse più collaborativo. Questo è mancato. Un padre felice è più importante di un padre presente». «Sono molto contento di come stanno andando le cose tra noi nell’ultimo anno. Volevo ringraziarti», le parole del figlio Andrea in un videomessaggio. Sui progetti futuri racconta: «Ho coronato il sogno di stare nella mia squadra e di fare tutta la gavetta. Ora sogno di allenare l’Inter». 

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