#AdottaUnaMadre, l'impegno della FIH
​per il Museo provinciale campano di Capua

#AdottaUnaMadre, l'impegno della FIH per il Museo provinciale campano di Capua
Giovedì 1 Giugno 2017, 21:35
2 Minuti di Lettura
La FIH – Federazione Italiana Hockey aderisce al progetto culturale #AdottaUnaMadre e lo fa per dare il proprio contributo nella salvaguardia culturale di uno dei musei più importanti d’Italia; un unicum: il Museo provinciale campano di Capua, al cui interno è custodita la più importante collezione di Matres Matutae al mondo, composta da oltre 100 sculture.

Il Museo di Capua (dipendente dall’ente provinciale di Caserta) rischia infatti di chiudere e questo porterebbe, come è evidente, alla dispersione di tutti i suoi reperti archeologici, tra i quali la più completa collezione al mondo di Matres Matutae (le statue di tufo che gli antichi romani realizzavano per ringraziare la dea della fertilità), facendo così perdere quel senso di identità con il territorio locale che ha sempre caratterizzato queste opere. Per dare il suo contributo, simbolico ma concreto, la FIH ha scelto di coinvolgere le atlete della Nazionale Italiana Femminile Senior (che occupa il 16esimo posto al mondo nel ranking mondiale), che dal 21 giugno al 2 luglio parteciperà al Round 2 della Hockey World League di Bruxelles. Si tratta della più importante manifestazione internazionale di hockey della stagione e l’Italia (che arrivando tra le prime otto si qualificherebbe, per la prima volta nella sua storia, alla World Cup) darà la massima visibilità alla campagna di sensibilizzazione, vestendo la maglia da gioco con impressa l’immagine di una Mater Matuta e la scritta #AdottaUnaMadre.

«La FIH ha voluto abbinare il nome “hockey” a questo progetto di salvaguardia culturale – dice Sergio Mignardi, presidente della Federazione Italiana Hockey – perché il Museo di Capua è un presidio culturale di importanza non solo italiana, ma mondiale e vogliamo diffondere l’idea che i valori vadano salvaguardati. Vogliamo partecipare al processo, più generale, di cultura sportiva e mi piace pensare che il mondo dello sport, e quello femminile in particolare, possano adottare queste madri e dare così il proprio contributo con iniziative che vedano coinvolti altri sport e altri amici sportivi», conclude Mignardi.

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA