Al napoletano Gabriele Fabris
il premio in memoria di Mondonico

Gabriele Fabris
Gabriele Fabris
di Diego Scarpitti
Giovedì 5 Dicembre 2019, 21:13
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Il napoletano Gabriele Fabris è risultato tra i vincitori della seconda edizione del «Premio in memoria di Emiliano Mondonico». La rassegna si ispira alla figura dell’ex allenatore di Atalanta, Torino e del Napoli (2000-2001), scomparso il 29 marzo 2018, capace di farsi interprete e portavoce, con il suo operato, della dimensione sociale dello sport e punta a valorizzare la figura di quei tecnici sportivi fortemente impegnati sui temi sociali e attenti al ruolo dello sport quale strumento di inclusione e integrazione.
 
 

«Sono orgoglioso di questo prestigioso premio, che gratifica gli anni spesi per la promozione gratuita dello sport della canoa, regalando ricchezza ai nostri ragazzi. Ricchezza che è il meglio della nostra Napoli, apprezzata da un punto di vista privilegiato che solo il kayak può dare», spiega soddisfatto Fabris, tecnico del Circolo Ilva Bagnoli.
«Circolo che viene definito l'ultimo reparto ancora in produzione dell’impianto siderurgico ormai chiuso da 30 anni circa». 
 
All’Università degli Studi di Roma «Tor Vergata», Gabriele Fabris ha ricevuto una targa, consegnatagli dal catanese Orazio Arancio, presidente Fir Sicilia, membro del Consiglio CONI, Stella d’Oro al Merito Sportivo, ex flanker (terza linea) della Nazionale italiana, attuale team manager dell’Italia Seven, e un buono per l’acquisto di attrezzature sportive.

«Nisida per Nisida» è il progetto di cui vado fiero, in collaborazione con il Ministero della Giustizia, per l’integrazione e inclusione attraverso lo sport della canoa dei ragazzi in area penale. L'obiettivo è affiancare i giovani ai tecnici, per accompagnare i visitatori nelle uscite in kayak lungo la costa di Nisida», argomenta Fabris (Foto Mezzelani GMT Sport).

Candidato di spessore e qualità, a testimonianza della sua perdurante opera e attività di inclusione attraverso lo sport, Fabris è stato individuato per l’impegno profuso nella promozione di progetti sportivi in cui è centrale la dimensione sociale, caratterizzati da originalità e realizzati a favore di categorie vulnerabili, in territori a forte rischio di degrado. Il suo profilo è stato selezionato dalla commissione giudicante, composta da rappresentanti del CONI, di Sport e Salute e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
 
 
 
 
 
 
 
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