Alessandro Fusco: «Le Zebre
a Napoli un sogno possibile»

Alessandro Fusco
Alessandro Fusco
di Diego Scarpitti
Sabato 1 Agosto 2020, 13:25
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«Le Zebre a Napoli un sogno possibile». Testa di ponte e al contempo anello di congiunzione il mediano di mischia Alessandro Fusco. Il giocatore classe’99 trascorre il primo giorno di una nuova estate con la franchigia federale di Pro14. E la colorazione della sua divisa non può che essere multicolor. Assapora ogni minuto dell’allenamento, visto il contesto di qualità. Respira un clima di eccellenza il rugbista napoletano figlio d’arte. Dal raduno azzurro, dove è stato convocato ad inizio luglio in veste di «atleta invitato» dal capo allenatore Franco Smith, prova ora a ritagliarsi un ruolo centrale con le Zebre Rugby Club. «Lavoro per continuare a crescere», spiega il numero 9. Opportunità importante per il permit player, che intende sfruttare al meglio l’occasione, per mettersi in luce e dimostrare le sue qualità. L’umiltà la sua forza.

Di strada ne ha compiuta Alessandro, partendo dall’Amatori Napoli, perfezionando il suo percorso all’Accademia Nazionale «Ivan Francescato», fino ad indossare il cremisi delle Fiamme Oro. E poi la significativa esperienza maturata con la Nazionale under 20, partecipando al Sei Nazioni e al Mondiale di categoria nel 2019 e 2018. Enfant prodige e Golden Boy della palla ovale. «Allenarmi con le Zebre trasmette gli stimoli giusti». Ritrova i coach Roselli e Moretti. «Coesione del gruppo facilitata». Carichi intensi al fine di colmare il periodo di lockdown. «Esordire in Guinness Pro14 l’ambizioso obiettivo». Non fa mistero di ispirarsi all’irlandese Gerard Conor Murray. «Il suo un gioco fluido e pungente».

Bagaglio importante. Naturale la passione per il rugby, appresa da papà Lorenzo, direttore tecnico dell’Amatori, scuola di vita prima e di sport poi. Tenace e grintoso in campo, Alessandro vuole recitare sempre il ruolo di protagonista al servizio della squadra. Leader trascinatore e dall’entusiasmo contagioso. «Esserci sempre» insomma, come il motto della Polizia di Stato. «Ringrazio il presidente Armando Forgione (attuale prefetto di Chieti) per l’opportunità concessami», afferma il tesserato delle Fiamme Oro Rugby.

Ambasciatore napoletano. Solido il legame con la sua città, saldo il rapporto con i suoi amici, fratelli e compagni di squadra. Già si dice disponibile ad organizzare una sfida all’ombra del Vesuvio tra le Zebre e l’Amatori nella cornice meravigliosa di Bagnoli, dove campo e struttura consentono incontri e raduni internazionali. Trait d'union. «Sarebbe una grandissima emozione, oltre che un bel salto di qualità per il rugby napoletano e campano, dopo aver ospitato le Universiadi, il test contro la Francia under 20 campione del mondo e le nazionali del Seven», conclude fiducioso Alessandro Fusco. E poi i ragazzini napoletani sarebbero ben felici di incontrare e conoscere Maxime Mbandà, il flanker delle Zebre, insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, per essersi particolarmente distinto durante l’emergenza coronavirus. Perché il rugby è lotta, spettacolo, rispetto delle regole ma anche impegno solidale verso il prossimo e la comunità.
 
 
 
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