America's Cup, il calendario della Prada Cup tra Luna Rossa e Ineos Team Uk

Luna Rossa Prada Pirelli
Luna Rossa Prada Pirelli
di Francesca Lodigiani
Sabato 6 Febbraio 2021, 11:30 - Ultimo agg. 20:58
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Manca una settimana alla Prada Cup, il grande match tra Luna Rossa Prada Pirelli INEOS Team UK che aprirà le porte alla 36° America’s Cup contro Emirates Team New Zealand in programma a marzo.

A Auckland, dopo la domenica di riposo, seguita al tour de force per ottimizzare la Luna e la performance dell’equipaggio, culminato con la  vittoria 4 a 0 contro il redivivo Patriot del sindacato American Magic,  è subentrata una calma apparente.

Tifo alla base di Luna Rossa.Credit COR36/Studio Borlenghi

Alla base del New York Yacht Club si impacchetta per tornare a casa,.

A quelle di inglesi e italiani si lavora intensamente.

Una settimana importante dedicata dagli uomini dello skipper Max Sirena prima a ottimizzare e sviluppare barca poi, da mercoledì, a uscire in mare a provare le vele nuove arrivate da Carasco,  sede nell’ hinterland di Chiavari in Liguria della veleria North Sails,  le appendici, e a consolidare le manovre e la  comunicazione dell’afterguard formata dai due timonieri, Checco Bruni,  KeKo per il compagno di timone, l’australiano Jimmy Spithill e da Pietro Sibello, randista e incaricato della osservazione e supervisione del campo di regato in supporto ai timonieri, i quali,  quando non tengono la ruota del timone, rivestono il ruolo di flight controller. Affinamento, quello dell’equipaggio, seguito sul gommone- tender dai coach Philippe Presti e Jacopo Plazzi e dal tattico esterno Vasco Vascotto.

Una curiosità: visto il divieto imposto dal regolamento di allenarsi con un’altra barca, specie per le partenze si supplisce col gommone-tender, attrezzato con quattro potenti motori, che si trasforma in “avversario” ostacolando le manovre della Luna.

Il timoniere di sinistra Checco Bruni con il randista/osservatore del campo di regata in funzione tattica Pietro Sibello. Credit COR36/Studio Borlenghi

Analoga attività è in corso alla base del team inglese di Sir Ben Ainslie, presente il patron finanziatore della sfida Jim Ratcliffe. Inglesi che non sono riusciti a scrollarsi di dosso quello che, per semplificare, con termine calcistico viene  chiamato il cartellino giallo, cioè il richiamo, con pena pecuniaria di 5000 dollari, ricevuto su segnalazione di Luna Rossa per la regolazione della  parte bassa della randa, la vela principale, attuata con una manovra non conforme al progetto, anche se non in grado di dare un vantaggio concreto alla performance. Un precedente che fa si che in caso di recidiva gli inglesi possano subire la squalifica in una regata. Una spada di Damocle spiacevole in un match al meglio di 13 prove in cui vince e passa alla 36° America’s Cup  chi per primo raggiunge 7 vittorie.  Match che promette di essere rovente, apparendo le  barche  con prestazioni equivalenti. Gli inglesi hanno lavorato per migliorare con vento leggero. La Luna ha dimostrato in semifinale la solidità con vento forte. Non a caso da Cino Ricci, a Paul Cayard,Torben Grael, a Tommaso Chieffi, a Mauro Pelaschier, per citare alcuni degli uomini che hanno fatto la storia delle sfide italiane in America’s Cup, tutti si aspettano  regate estremamente combattute, feroci, in cui probabilmente vincerà chi farà meno errori con questi complicati, sofisticatissimi, tecnologici  AC 75, fascinosi oggetti volanti che nonostante la diffidenza iniziale stanno seducendo tutti.

Il tattico esterno Vasco Vascotto si congratula con Jimmy Spithill dopo la vittoria delle Semifinali della Prada Cup. Credit COR 36/Studio Borlenghi

Il calendario prevede l’avvio delle regate il 13 febbraio, alle 16 ora di Auckland, quindi le 4 del mattino italiane questa volta, con dirette su RAI2, RAI Play, Sky e, con commento in inglese, su  You Tube via sito www.amercascup.com.

Si corre sabato 13 e domenica 14, due prove al giorno alternando l’ingresso al box di partenza da destra e da sinistra.

Poi 2 giorni di pausa e si corrono due prove mercoledì 17.

A quel punto si saranno disputate  6 regate, ci saranno altri due giorni di pausa e si arriverà  a un lungo week end di fuoco:  due regate al giorno venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 e se necessario lunedì 22.

L’intensità massima del vento consentita nella finale della Prada Cup è maggiore rispetto a Round Robin e Semifinale: da 6.5 a 23 nodi.

E’ la terza volta che l’Italia disputa la finale dei challenger (già Louis Vuitton Cup). La prima fu nel 1992 a San Diego con il Moro di Venezia vittorioso contro i neozelandesi. La seconda fu nel 2000 a Auckland con Luna Rossa Silver Bullett vittoriosa  contro America One di Paul Cayard. La terza nel 2007 a Valencia, con Luna Rossa che non prevalse contro Emirates Team New Zealand. 

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