America'sCup: Luna Rossa batte American Magic nella seconda giornata della Prada Cup a Auckland New Zealand

Luna Rossa © COR 36 | Studio Borlenghi
Luna Rossa © COR 36 | Studio Borlenghi
di Francesca Lodigiani
Sabato 16 Gennaio 2021, 11:11 - Ultimo agg. 12:12
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Luna Rossa Prada Pirelli batte American Magic  a Auckland in Nuova Zelanda, nelle prime ore italiane di sabato 16 gennaio,  e conquista il suo primo punto nell’ultima prova del primo Round Robin della Prada Cup, la serie di regate tra challenger per conquistare il diritto di sfidare Emirates Team New Zealand nella 36° America’s Cup presented by Prada.

Lo fa in un giorno complicatissimo sotto il profilo meteorologico, con il campo di gara C, il rettangolo circondato da confini virtuali largo 1.5 km e lungo 3.5 km più vicino alla città, che si trasforma in un campo minato in cui il vento, spesso sotto il limite dei 6.5 nodi, è presente solo a chiazze. Una intensità che rende difficile agli scafi restare  di volo e li condanna ad arrancare in acqua, in modalità dislocante, per avanzare. Non solo. La regata, che viene ridotta a 4 lati, non è più una ricerca del percorso più veloce per raggiungere le boe, ma si trasforma in una caccia alle macchie di vento, che si distinguono per il colore più scuro sull’acqua, costringendo  gli scafi, come palle da biliardo, a insoliti zig zag tra i lati del rettangolo,

 In questo complicato contesto Luna Rossa e i suoi uomini riescono a dare il meglio rispetto agli uomini del New York Yacht Club i cui più stretti foil sembrano ancorarli alla superficie del mare.  Luna Rossa, con foil maggiori,  appare più manovrabile,  vola di più e meglio e mostra un vantaggio rispetto all’avversario. I timonieri Checco Bruni e Jimmy Spithill e il loro equipaggio riescono a prodursi in  un numero impressionante di virate e strambate per intercettare le chiazze di aria che vedono sull’acqua, i “puff”,  gli sbuffi del vento, menzionati in continuazione dai commentatori anglosassoni, e tengono Luna Rossa, novella Carla Fracci, alta sul mare. Riescono anche a  mantenere la calma quando si impantanano e American Magic a un tratto riduce le distanze e li supera, momenti nei quali, come spiega Bruni, non puoi  far altro che esercizio di pazienza e aspettare. 

E così è avvenuto, con uno scambio continuo di informazioni tra i due timonieri e una gestione abile, con tocco da pianista, dei bracci e dei foil nelle tante manovre senza toccare l’acqua.

Alla fine l’arrivo e la conquista del punto, con American Magic tanto indietro da non riuscire a concludere il percorso entro il tempo massimo. “ Sono molto, molto contento. Era una di quelle regate in cui si può vincere o perdere molto  facilmente.  – dice Bruni  - Una giornata nella quale il lavoro dei ragazzi (i grinder ndr) per creare l’energia necessaria è stato durissimo, ma per merito loro non siamo mai rimasti senza corrente. Una giornata in cui abbiamo mantenuto sempre la calma, la cosa più difficile specie per noi  italiani…. “ Specie per Checco Bruni, si potrebbe aggiungere, 47 anni, palermitano, gran talento, famiglia di velisti, del quale oltre che la bravura, in barca era noto il temperamento.

Sabato 16 gennaio per Luna Rossa era in programma una sola prova, mentre American Magic ha dovuto affrontare anche INEOS Team UK. Un’altra prova frustrante e un’altra sconfitta per Dean Barker e Terry Hutchinson il cui scafo sembra tarato per vento  più sostenuto. Vento che dovrebbe esserci  domenica 17 gennaio, giornata conclusiva del secondo Round Robin. Una condizione che non sembra preoccupare Luna Rossa. “E’ vero noi abbiamo investito su condizioni di vento più  leggero -dice infatti Bruni - Credo che abbiamo un vantaggio con i venti leggeri, per via delle grandi dimensioni dei foils. Probabilmente la nostra è una buona combinazione di potenza delle vele e dei foils. Non pensiamo però di avere deficit con più vento” e aggiunge, quando riemerge il tema posto dagli altri team di alzare il limite minimo del vento di 6.5 nodi, modifica alle regole  per le quali è necessaria l’unanimità e per la quale Luna Rossa non intende concedere il proprio consenso “Il limite minimo del vento di 6.5 nodi è stato pattuito da tanto tempo e  su questo limite è stata impostata la progettazione degli scafi.”

Quello dell’innalzamento del limite minimo del vento non è l’unico motivo della tensione che serpeggia tra i team. La Coppa America è una guerra che si disputa in mare tra virate, strambate e scelte tattiche e a terra a botte di interpretazione delle regole e contestazioni. In questa edizione per evitare proteste di stazza, anche strumentali – nella memoria quelle del Moro di Venezia di Raul Gardini nel 1992 a San Diego contro i kiwis per l’uso improprio del bompresso – i concorrenti hanno stabilito una procedura che prevede che anziché presentare proteste alla Giuria Internazionale o all’Arbitration Panel, per questioni tecniche, sia possibile per i concorrenti presentare delle “Claims of Non Compliance” - cioè delle richieste di verifica di conformità alle regole di costruzione e stazza - al Comitato di Stazza. Una procedura usata contro Luna Rossa per l’affair “sartie volanti” quei cavi che uniscono l’albero a poppa, rimosse dalla Luna nelle regate prenatalizie per minimizzare l’attrito in volo,   e ora riapparse, seppur lasciate in bando. E, forse strumentalmente, da Luna Rossa contro Ineos Team UK per una apertura, un foro,  nella superficie bassa della randa. Punte di iceberg che continueranno a emergere, e fanno parte delle regole del gioco, fino alla fine.

A conclusione delle prime 4 prove dei Round Robin della Prada Cup, il punteggio vede in testa INEOS Team UK con 3 vittorie su 3 prove disputate, seguito da Luna Rossa Prada Pirelli con 1 vittoria su 2 prove  disputate e American Magic con 0 vittorie su 3 prove disputate. Domenica alle 15 ora di Auckland, le 3 del mattino in Italia, si disputano le ultime due regate del secondo Round Robin della Prada Cup,  prima della pausa di quattro giorni. “Sarà una super Sunday – dice Bruni - due regate importanti con Ineos Team Uk e American Magic e la classifica comincerà ad avere consistenza.”

La Prada Cup prevede 4 Round Robin in programma fino a domenica  17 gennaio e poi da venerdì 22 a domenica 24 febbraio. Nessun challenger è eliminato a conclusione dei 4 Round Robin.

 Il team con più punti passerà direttamente in finale. Il secondo e il terzo disputeranno al meglio di 7 prove le semifinali dal  29 gennaio al 2 febbraio 2021. Il vincitore incontrerà quindi il primo classificato  dei Round Robin nella Prada Cup dal 13 al 22 febbraio al meglio di 13 prove. Il challenger che raggiungerà per primo 7 vittorie affronterà poi Emirates Team New Zealand nella 36° America’s Cup a partire dal 6 marzo, al meglio di 13 prove.

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