America's Cup, Luna Rossa pareggia di nuovo con New Zealand. Tronchetti Provera: «Possiamo giocarcela»

America's Cup, Luna Rossa batte New Zealand, ma poi sbaglia: ora è 2-2
America's Cup, Luna Rossa batte New Zealand, ma poi sbaglia: ora è 2-2
di Francesca Lodigiani
Venerdì 12 Marzo 2021, 07:35 - Ultimo agg. 20:36
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E’ di nuovo pareggio tra Luna Rossa Prada Pirelli e Emirates Team New Zealand nella seconda giornata della 36° America’s Cup caratterizzata da vento leggero sugli 8/10 nodi. La “beautiful” barca italiana, come viene chiamata down under la Luna, disputa una prima regata semplicemente perfetta, vinta con un distacco di 37 secondi, e perde di 1 minuto e 03" la seconda in cui i kiwis, che entrano dal lato sinistro, dopo un’incertezza in cui sembrano cadere dai foil – o forse stringono molto solo per evitare che la Luna riesca a distaccarsi al vento sulla linea – vincono la partenza, si portano in testa e controllano il gioco fino alla fine, traendo anche vantaggio da una strambata problematica di Luna Rossa nella seconda poppa in cui tocca l’acqua e perde secondi preziosi.

E’ sempre più chiaro: questa 36° America’s Cup sarà una dura, adrenalinica, ansiogena battaglia, giorno per giorno, prova per prova. In cui vincere le partenze è fondamentale, più vitale che in altre regate. In cui il vantaggio per chi ha l’entrata da sinistra è evidente. Emerge inoltre sempre di più, che le barche dei concorrenti, seppure diverse, anche nella configurazione dei foil (più ampi quelli di Luna Rossa, di minor superficie quelli dei kiwi ) sostanzialmente si equivalgono. La bella Luna Rossa, continua a mostrare di stringere meglio il vento e di manovrare con maggiore armonica fluidità. I kiwi sembrano avere un maggior spunto di velocità nei lati di poppa, ma oggi hanno mostrato di esser competitivi anche con vento leggero.

Il che riporta in primo piano il fattore umano che torna ad assumere grande rilievo. Gli errori non perdonano.Vince chi ne fa meno.

Un’ottima notizia per lo sport e per lo spettacolo. In Italia intanto sale il numero di sveglie sintonizzate sulle 4 del mattino per seguire le gesta della Luna agli antipodi e si parla di 1 milione di spettatori che seguono RAI e mezzo milione Sky. Anche in Pirelli non perdono una diretta tanto che quando su Milano ancora non s’è fatta l’alba arriva il commento del superappassionato Marco Tronchetti Provera, “Luna Rossa conferma di essere competitiva. New Zealand è veloce anche con venti leggeri. Due regate dove si vede che la partenza è determinante per il risultato. Il campo di regata rende difficili i recuperi per chi rimane dietro. I due equipaggi si equivalgono. In sintesi: New Zealand è battibile e noi possiamo giocarcela! Forza ragazzi! Forza Luna Rossa!” “Abbiamo disputato una regata pulita in cui abbiamo seguito il nostro piano, e siamo riusciti a regatare vicini e anche ad allungare. Grande credito a Jimmy per la partenza” , commenta un tranquillo Checco Bruni dopo la vittoria della prima prova, mentre il suo omologo kiwi Peter Burling mostra nervosismo e si rammarica del troppo spazio sopravento lasciato alla Luna al via, mossa che infatti corregge nella partenza della seconda prova. E’ secco Jimmy Spithill nell’intervista a bordo alla fine della seconda regata. Non gli è riuscito l’attacco ai kiwi quando al via è sembrato stessero cadendo dai foil. Una caduta dalla quale si sono ripresi subito, tanto da far pensare a una mossa tattica. “ Esamineremo e studieremo i video – dice e aggiunge- si forse l’entrata da sinistra è avvantaggiata. Stiamo ancora imparando. “ Quelle della seconda giornata della 36° America’s Cup sono state regate decise ancora una volta in partenza. Bellissima la prima in cui Luna Rossa ha tagliato il via in modo impeccabile e sufficientemente distanziata sopravento dall’avversaria da andare velocemente in testa con un equipaggio tanto confidente nel proprio mezzo e nelle proprie decisioni da prendere all’inizio rotte differenti e porre solo in essere poi una copertura rilassata con i distacchi alle boe che da 10 secondi diventavano 13, 27,22,36 fino ai 37 dell’arrivo.

Ruoli invertiti nella seconda prova con partenza vinta dai kiwi che alla prima boa sono avanti di 9 secondi. Verso la boa di poppa Luna Rossa perde un po’ secondi in una strambata riuscita male (un errore umano nel premere il “bottone” di regolazione dei foil) e da quel momento la regata, col vento stabile della giornata, è segnata, e i distacchi alle boe sono di 34, 34, 48, 58 secondi e diventano 1,03 all’arrivo. Mentre a Auckland cresce l’ammirazione, e in qualche modo lo stupore, per le performance di Luna Rossa, che con la vittoria di ieri è lo scafo italiano con il maggior numero di vittorie in un match di Coppa America, la domanda della stampa neozelangese a Jimmy Spithill è se consideri ancora Luna Rossa “l’Underdog” in questo match. Lapidaria, in puro stile Spithill la risposta: “Sì, siamo “Underdogs” che vincono regate. Loro (i kiwi) sono a casa e sono i favoriti.”

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