Luna Rossa contro il Defender,
alta tensione sulla Prada Cup

Luna Rossa
Luna Rossa
di Francesca Lodigiani
Mercoledì 17 Febbraio 2021, 12:25 - Ultimo agg. 12:40
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Tensione a mille a Auckland tra Challenger of Record e America’s Cup Event. Tra Luna Rossa e Emirates Team New Zealand. Tra latini e anglosassoni, visto che Ineos Team UK  spalleggia gli ex amici  kiwi nel nuovo quadro di alleanze. Motivo del contendere, il prosieguo delle regate della Prada Cup in un momento in cui, per l’insorgere di tre casi di COVID a Auckland,  la città è stata posta in lockdown di livello 3 fino alla scorsa mezzanotte, ora dopo la quale è passata a livello 2, mentre il resto della nazione è sceso a livello 1.

Il dibattito, acceso, giocato a colpi di comunicati stampa e di notizie passate ai giornali, ad arte non complete, vede le seguenti posizioni.

Il Challenger of Record, organizzazione separata, seppur collegata, a Luna Rossa, come primus inter pares dei Challenger -  un diritto acquisito con l’accordo degli allora amici kiwi a Bermuda nel 2017 consegnando il primo atto di sfida ai neo detentori dell’America’s Cup – oltre al compito di concordare col Defender termini e condizioni della 36° America’s Cup, riflesse in un  Protocollo ad hoc  che integra il Deed of Gift originario, ha quello di organizzare le selezioni tra i challenger. In questa edizione solo American Magic, già eliminata, Ineos Team UK, e Luna Rossa,  oggi a 4 a 0 dopo lo svolgimento delle prime quattro prove della Prada Cup.

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Il Challenger of Record, considerata la situazione mondiale di Pandemia  che molto ha  inciso sull’evento, a partire, dall’annullamento delle Prada America’s Cup World Series di Cagliari e Portmouth, dispone fin dall'inizio di  un protocollo sotto forma di piani pre-concordati con le autorità per la gestione a terra e In mare delle Selezioni dei Challenger  (la Prada Cup) in caso di allerta Covid-19 di livello 3, ovvero gli  “AC36 Event COVID- 19 Management On Land and On Water Plans.”

Il protocollo in questione prevede che il villaggio dell’America’s Cup sia chiuso e che le regate siano condotte senza pubblico  “a porte chiuse”, come  accade per  altri eventi sportivi internazionali. 

Una gestione dell’evento in mare che è già  stata collaudata e che, con l’approvazione delle Autorità, consente di disputare le regate mancanti per concludere la Prada Cup in programma da venerdì 19 febbraio. Il tutto tenuto conto che i team sono stati autorizzati ad allenarsi anche con l’allerta Covid a livello 3, rientrando l’allenamento e il lavoro alle basi tra le attività consentite dalle disposizioni del lock down di livello 3, A maggior ragione potrebbero svolgersi quindi  le regate “ a porte chiuse”  con il livello calato ora a 2.

Però l’America’s Cup Event, organizzazione che fa capo al Defender Emirates Team New Zealand, nonostante le richieste ufficiali del Challenger of Record, sta invece ipotizzando con il governo e con il Ministro per l’America’s Cup ( il Governo ne dispone di uno visto la rilevanza della Coppa per la Nuova Zelanda) un rinvio  di una settimana delle prove mancanti della Prada Cup, quindi  al 26 febbraio, con conseguente rinvio della 36° America’s Cup al 13 marzo, anziché come stabilito nel Protocollo, al 6 marzo.

Peccato che nelle Istruzioni di Regata predisposte  specificatamente  per l’Evento da World Sailing, la Federazione Mondiale della Vela, esista l’articolo 2.3(b) della Appendice A  (World Sailing Racing Rules of Sailing America’s Cup, edizione 3.03 per la 36° America’s Cup presented by PRADA), che dispone che in caso non si possano disputare entro il 24 febbraio 2021 le prove ulteriori in calendario “ vincitore sarà il team con il punteggio più alto alla data finale prevista dal programma” .

In questo caso Luna Rossa Prada Pirelli.

La stampa anglosassone ovviamente non cita questo “dettaglio” giuridico, e spara contro Luna Rossa, mentre naturalmente Ineos Team UK, che fin dall’annuncio del Lock Down ha declamato, in maniera che  oggi suona  sospetta, di rimettersi alle autorità per un pieno rispetto delle regole a tutela della salute pubblica che deve avere la precedenza su tutto, oggi esce con dichiarazioni in cui dice di rispettare l’orientamento  kiwi di posticipare la Prada Cup e  stigmatizza come  “la finale della Prada Cup dovrebbe esser vinta e decisa in acqua nel format concordato per il quale si aggiudica la finale chi per primo raggiunge  sette vittorie” aggiungendo  che “ Ineos Team UK rispetta pienamente le decisioni del governo di limitare le regate finché non sarà sano farlo e che appoggerebbe il rinvio delle regate qualora richiesto.”

Inutile sottolineare come sia nell’interesse di Ineos Team UK, sotto per 0 a 4, avere più tempo possibile per rimettersi in sesto rispetto alla propria performance. Inutile ricordare che a San Francisco nel 2013, il famoso “come back da 1 a 8 a 9 a 8 a discapito dei kiwis e a favore di Oracle - timoniere Jimmy Spithill, tattico della riscossa Ben Ainslie, salito a bordo in corsa sostituendo il defenestrato John Kosteki -  si verificò  a seguito di un giorno di pausa, richiesto da Oracle e concesso dai neozelandesi. Concessione della quale mai abbastanza si sono pentiti i kiwis. 

Il dibattito è intenso, la tensione molto molto alta.

D’altronde  protocolli e regole vengono predisposte  proprio per disciplinare e affrontare  ex ante, a priori, questo tipo di emergenze e situazioni.  E’ quindi corretto, importante e ragionevole, attenersi ad essi, visto che altre decisioni potrebbero arbitrariamente avvantaggiare un concorrente o l’altro.

Il Challenger of Record intanto  ha indetto una conferenza stampa per giovedì 18 febbraio alle 11 del mattino, le 23 italiane di mercoledì 17, mentre  alle 10 di questa mattina 17 febbraio, arriva anche una  dichiarazione ufficiale  di Luna Rossa Prada Pirelli:

 “Il team Luna Rossa Prada Pirelli è sorpreso dalle dichiarazioni stampa di America’s Cup Event ACE) e da quella di INEOS Team UK.

Fin dal primo giorno delle attività dei team in Nuova Zelanda, sono stati messi in atto protocolli insieme ad ACE e agli enti governativi, al fine di garantire ai team e agli organizzatori di lavorare ai diversi livelli di allerta COVID-19 per continuare la preparazione e per svolgere le regate nell’eventualità di poterle fare a porte chiuse, come avviene per Formula1, Australian Open ed altri eventi, con la priorità di rispettare la salute delle persone coinvolte.

Il Challenger of Record ha confermato che si può regatare in condizione di totale sicurezza ed ha anche offerto il pieno supporto ad ACE e alle Autorità locali per l’applicazione del protocollo indicato dal AC36 Event COVID-19 Management On Land and On Water Plans per l’allerta Covid-19. Non si vedono ragioni per cui i team siano autorizzati ad allenarsi durante questo livello di allerta, ma le regate non potrebbero aver luogo, seppur a “porte chiuse” secondo lo stesso protocollo.

Luna Rossa Prada Pirelli è pronta a regatare contro INEOS TEAM UK venerdì 19 febbraio, conformemente al programma della Finale della PRADA Cup che dovrà concludersi entro e non oltre il 24 Febbraio. A maggior ragione ora che il governo ha preso la decisione di abbassare il livello di allerta Covid da 3 a 2, consentendo lo svolgimento delle regate nel rispetto della sicurezza di tutti. “

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