Atletica, Larissa come mamma Fiona: la allenerà papà Iapichino

Larissa Iapichino con la madre Fiona May e il padre Gianni Iapichino
Larissa Iapichino con la madre Fiona May e il padre Gianni Iapichino
di Gianluca Cordella
Venerdì 18 Giugno 2021, 07:30
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Larissa Iapichino come mamma Fiona May. Era già così, da quando la 18enne figlia d’arte ha iniziato a volare tra pedana e sabbia inseguendo e battendo i record della madre. Lo sarà ancora di più a partire da oggi, quando a seguire gli allenamenti dell’astro nascente del salto in lungo azzurro ci sarà suo padre Gianni, già deus ex machina dei successi della May. La rivoluzione è nata nella testa di Larissa e da lì è diventata realtà, assicurano tutti i protagonisti della vicenda. «Ho scelto la via più difficile», ammette con consapevolezza la giovane campionessa, che ringrazia Gianni Cecconi per il lavoro fatto insieme sin qui e volta pagina. Per scrivere un capitolo nuovo di quello che può diventare un libro di sport strappalacrime. Ma che non è affatto detto che lo diventi. 
LE PAROLE
«Ho individuato in mio padre la guida che sento più affine al percorso futuro» scrive Larissa, non sui suoi social, ma in una nota firmata dalla Jump, la società di management (fondata da Gianni Iapichino con Silvia Saliti, la manager di Larissa) che adesso gestirà in un colpo solo preparazione tecnica, sponsor, immagine e gare della giovane saltatrice. «Abbiamo caratteri simili e so già che non mancherà lo scontro - prosegue la Iapichino - tuttavia la mia fiducia è totale nella sua esperienza tecnica e nella sua capacità di trarre il meglio da me nelle situazioni più difficili. So che lo ho investito di una enorme responsabilità e in un momento di stagione delicato, ma questo è il mio sentimento».

Con Tokyo alle porte, di certo, il salto più che sulla sabbia sembra un po’ nel buio. Stravolgere metodi e staff di lavoro a un mese da un appuntamento così importante non è quasi mai una buona idea. Ma papà e figlia sembrano più che sicuri della bontà del percorso intrapreso. «Con sua madre abbiamo sempre detto che nessuno di noi avrebbe allenato le nostre figlie - racconta Iapichino senior, che a sua volta è stato atleta, nell’asta - Qui mia figlia è stata ancora una volta sorprendente. Ho accettato subito e mi assumo volentieri questa responsabilità, cogliendo una grande sfida. Sto lavorando già a un programma molto dettagliato che possa nel breve termine portare Larissa in una forma ottimale a fine luglio». Quella forma che non si era vista al recente Golden Gala di Firenze, con la sacrosanta giustificazione degli esami di maturità, sostenuti da Larissa mercoledì scorso. Ma, evidentemente, i libri non erano l’unica motivazione. A papà Gianni il compito di riportare la figlia al top in tempo utile per il Giappone, dove comunque - scrive ancora Larissa con grande realismo - l’obiettivo per lei deve essere centrare la finale. Il podio appare al momento un pochino troppo lontano. Salvo miracoli di papà, che nel periodo da coach di Fiona May, mise la firma in calce, tra le altre cose, al secondo oro mondiale della campionessa e ai due argenti olimpici di Sydney e Atene. Ma, in questo momento, più che i risultati conta che il sodalizio sportivo funzioni. Podi e medaglie, con il talento già mostrato da Larissa, saranno poi solo una conseguenza inevitabile.

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