Aziz Abbes Mouhiidine, una medaglia
d'oro con vista Parigi 2024

Aziz Abbes Mouhiidine
Aziz Abbes Mouhiidine
di Diego Scarpitti
Venerdì 8 Luglio 2022, 16:08
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Potente. Come il significato del suo nome. Veloce e rapido sul quadrato. Affonda i colpi con destrezza, schiva quelli dell’avversario di turno. Agile e scattante, con i suoi movimenti delizia, si diverte e fa divertire. Cambia la città, muta l’anno, non varia l’esito finale. Da Tarragona 2018 a Orano 2022 Aziz Abbes Mouhiidine sale sul gradino più alto del podio e mette al collo il metallo più prezioso. Un bacio dal ring e poi la mano sul petto sinistro per cantare a squarciagola l’inno di Mameli. Brilla l’astro di Solofra, luccica l’oro conquistato ai Giochi del Mediterraneo nella categoria 91 kg.

 

Algeria. «Tre settimane prima dell'inizio della 19esima edizione della rassegna a tre cerchi ho vinto il titolo europeo in Armenia contro lo spagnolo Enmanuel Reyes Pla», racconta soddisfatto l’atleta delle Fiamme Oro. «E’ un titolo continentale che mancava da ben 24 anni in Italia». L’ultima volta accadde nel 1998 ad opera di Giacobbe Fragomeni. «Quindi un bel successo dal valore immenso», afferma orgoglioso il pugile avellinese.

Orano 2022. «Mi sono preparato a dovere. Sparring partner con l’ex campione del mondo, il lettone Mairis Briedis. Sono arrivato in piena forma, perché volevo rivincere la medaglia d'oro, dato che ho trionfato in Spagna quattro anni fa. Determinato al massimo in Algeria», dichiara l’agente della Polizia di Stato

Percorso. «Primo match contro lo spagnolo che ho battuto in finale agli Europei con un secco 3-0. Poi in semifinale ho sfidato il greco Vagkan Nanitzanian, avversario molto ostico e ho riportato un netto 3-0. In finale contro l'atleta di casa, Moh Said Hamani, con identico punteggio», asserisce Abbes.

«La finale è stata bellissima, anche se avevo il 90% del tifo contro. Tutto il pubblico presente ha riconosciuto la mia vittoria nitida sul beniamino algerino e ho ricevuto tantissimi complimenti. Mi hanno chiesto tante foto e quando l'arbitro ha decretato ufficialmente il mio successo, l'intero palazzetto mi ha applaudito. Non c'e' emozione più grande di questa», afferma il vicecampione del mondo, argento a Belgrado 2021

Colpo d’occhio. «I calzini gialli mi sono sempre piaciuti, così come le scarpette. Sul ring desidero farmi vedere in tutti i modi», tiene a precisare Mouhiidine.

Dedica. «A mio padre Abdellah Marco Mouhiidine, che non c'e' più dal 24 novembre 2017. Tutte le mie vittorie sono un tributo al mio compianto genitore», afferma Aziz. Papà marocchino e mamma Emma Vitaglione di Mercato San Severino.

Stadio Olimpico. «Sabato 25 giugno la cerimonia d'apertura è stata spettacolare. Mi sono divertito parecchio, perchè gli spettatori hanno apprezzato l'Italia Team.

Ci hanno accolto a braccia aperte, gente fantastica in tutti i sensi».

Villaggio. «Persone molto accoglienti. Tutti gli algerini hanno fatto sentire il loro calore e mostrato la loro vicinanza nei confronti della delegazione italiana», dice il campione campano, artefice di una straordinaria impresa ad Orano. «Tifo Napoli e seguo il calcio ma anche l'atletica leggera e il basket. Mi piace lo sport in generale».

Sogno a cinque cerchi. Il 2023 sarà l’anno della qualificazione olimpica. La Francia nel mirino. «Non mi fermo qui. Voglio l’oro a Parigi 2024», conclude fiducioso Aziz Abbes Mouhiidine (nelle foto di Augusto Bizzi). Ogni viaggio inizia sempre con un piccolo passo.  

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