Benedetta Pilato, baby-prodigio
oro nei 50 rana agli Europei

Benedetta Pilato, baby-prodigio del nuoto, oro nei 50 rana agli Europei. Argento a Martina Carraro
Benedetta Pilato, baby-prodigio del nuoto, oro nei 50 rana agli Europei. Argento a Martina Carraro
Mercoledì 4 Dicembre 2019, 19:07 - Ultimo agg. 5 Dicembre, 00:42
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E’ acqua azzurra a Glasgow. Il bilancio della prima giornata è dalla parte dell’Italia: un oro, un argento e quattro bronzi. Quota 200 medaglie s’avvicina: siamo a 194. Ma non è solo questione di numeri agli Europei in vasca corta. L’oro non ha ancora 15 anni, le rane siamo noi, Margherita Panziera entra in finale con il record italiano. E chissà quanto particolari ancora sarebbero da citare, fra primati personali e quant’altro. Aspettando domani Federica. E Simona in finale.
LE RANE SIAMO NOI
Splendida performance nella rana sprint, i 50 sia dei ragazzi che delle ragazze. Queste ultime si prendono oro (Benedetta Pilato) e argento (Martina Carraro) e se ci fosse stato l’accesso per tre d’una stessa nazione, senza il “contro jus soli”, forse ci sarebbe stato pure il bronzo di Arianna Castiglioni.
E’ stata splendida Benedetta Pilato, ragazzetta di Taranto, 15 anni a gennaio, che vinse l’argento mondiale l’estate scorsa in vasca lunga a un’età da “prime bracciate”, quasi da scuola nuoto.
LACRIME FELICI
E’ scoppiata in un pianto dirotto, Benedetta, appena tornata a terra. Non voleva, tirava su con il naso; troppo grande per piangere? E invece no: ecco che s’è messa le mani sugli occhi ed ha singhiozzato. Di brutto. Ma s’è presto ripresa. “E’ che dovevo confermare qualcosa, a me, a tutti, dovevo dimostrare qualcosa; almeno la pensavo così. E invece no: non dovevo dimostrare niente a nessuno, se non a me stessa quanto mi diverto a nuotare”. Ora dovrà allungare: la aspettano i 100 metri ed alle Olimpiadi i 50 non ci sono. Ma qui a Glagow c’erano: e lei ha migliorato i suoi tempi, portando il record italiano a 29.32, dal 29.41 che già era il suo.
“E’ bellissima” dice carezzando la medaglia; “forse perché è la prima” dice ancora. “Spero di molte altre” aggiunge.
 MARTINA & FABIO
Medaglia doppia per la prremiata ditta Carraro-Scozzoli: i due sono fidanzati. Martina Carraro è d’argento nella gara della Pilato, Fabio divide il bronzo con Kamminga nella omologa gara maschile vinta dal russo Morozov, siluro d’acqua e dustanze brevi, in ogni stile.
AMAROGNOLO GABRIELE
Ormai siamo talmente ben abituati dal nuoto azzurro che perfino un bronzo, per cui una volta si sarebbe fatta la ola, sembra amarognolo. Anche perché a prenderlo è Gabriele Detti nei 400 stile. E se la vittoria del lituano Rapsys, che nuota in 3:33.20 (terzo tempo di sempre dopo il mondiale di Agnel e il tempo gommato di Biedermann) era nei pronostici, Detti, che di solito ha nel finale il suo atout migliore, questa volta proprio nel finale, dopo essere stato sempre secondo, ha subito la rimonta d’argento del giovane inglese Thomas Dean. Al quarto poso Matteo Ciampi, che aveva seguito Gabriele nel ranking della mattina. E’ andato un po’ più lento, ma forse ha pagato proprio questo sforzo.
IL RITORNO DI ILARIA
Bella la salita sul podio di Ilaria Cusinato: la giovane azzurra (ha vent’anni) s’era un po’ smarrita nella scorsa stagione; ha cambiato quattro allenatori ma sembra aver ritrovato, tornata dal suo “vecio” Moreno Daga, l’equilibrio di ragazzina promettente. Così, in 4:29.13, ha conquistato il bronzo nei 400 misti, nuotando splendidamente i primi tre stili (il meglio i primi due: farfalla e dorso) e appannandosi un po’ nella frazione stile libero, quando ha dovuto subire il ritorno di “miss piscina”, l’ungherese Jakabos, che si è dovuta contentare” dell’argento, giacché era in gara l’inarrivabile Katinka Hosszu, sua connazionale che ha ribadito l’amore dell’Ungheria per i misti.
“IO NUOTO DA SOLA”
Katinka vuole strafare in gare e medaglie verso Tokyo e sul posto. La chiamano Iron Lady, la lady di ferro, perché ne fa senza distinzione di stile e sempre bene. Per i Giochi 2020 ha cambiato programma, oltre a marito e allenatore: ha lasciato il primo, che l’allenava, e anche il secondo che lo aveva sostituito a bordo vasca ed ha deciso che si preparerà come vuole lei, senza tanti suggerimenti da bordo vasca.
BRONZO DI GRUPPO
Brava la staffetta dei maschi, 4x50 stile libero: anche Bocchia, Orsi, Izzo e Miressi in sequenza salgono sul podio che vede prima la Russia e seconda la Polonia. Miressi è stato un missile, buon presagio per le gare individuali e il domani, e dopodomani.
CANCELLATA LA GOMMA
Margherita Panziera va in finale, come del resto Silvia Scalia, nei 100 dorso donne. Domani le medaglie. Ci sono cinque ragazze sotto i 57 secondi e con questa performance, 56.57, la Panziera si è presa il record italiano della specialità, un primato che era di Elena Gemo e che resisteva da quando si nuotava con il siluro dei costumoni.
OCCHI BELLI
Margherita è strafelice, ovviamente: “Ho superato le delusioni mie e degli altri per i mondiali; sto bene; ho dovuto guardare il tabellone più di una volta perché non credevo di aver preso il record italiano e fatto un tempo simile”. Anche Silvia Scalia sprizza felicità: avrà la sua prima finale individuale internazionale ed ha fatto il suo personale, 57.51.
IL PRIMO ORO
La prima gara con medaglie è stata quella dei 200 dorso: ha vinto il polacco Kawecki; c’era anche l’Italia che con Lorenzo Mora, 1:51.69, si è piazzata settima.
SIMONA & FEDERICA
Domani è giorno di stelle. La mattina Federica Pellegrini isputerà la sua prima gara, la batteria dei 100 stile. Poi avrà i 200, i 400, le staffette ed è iscritta pure ai 50. Il pomeriggio Simona Quadarella avrà la finale degli 800, dove stamane ha ottenuto il miglior tempo, la “Ledecky de noantri”,
In finale anche i due “farfalloni” nei 100 metri: Matteo Rivolta è sesto, migliorandosi molto dalla mattina, e Piero Codia settimo, in una griglia di partenza senza grandi favoriti, chissà.
Risultati e programma sul sito www.federnuoto.it.

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