Assoluti boxe, le finalissime con Spadafora e Malagò: ecco i 19 nuovi campioni italiani

Assoluti boxe, le finalissime con Spadafora e Malagò: ecco i 19 nuovi campioni italiani
Assoluti boxe, le finalissime con Spadafora e Malagò: ecco i 19 nuovi campioni italiani
di Marco Pasqua
Lunedì 16 Dicembre 2019, 21:47 - Ultimo agg. 17 Dicembre, 00:04
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Si è chiusa una settimana speciale, per la boxe, che ha contribuito a riaccendere i fari su un mondo che rimane spesso nell'ombra. E che ha decretato i nuovi 19 campioni italiani, 10 uomini e 9 donne, nelle rispettive categorie di peso. Una settimana particolare, “coronata” anche dalla visita del campione del mondo Wbc dei pesi massimi, Deontay Wilder, che ha preso parte alle finalissime del trofeo delle cinture Wbc. E non sono mancati alla giornata di ieri, al Palasantoro, il ministro per le politiche sportive, Vincenzo Spadafora e il presidente del Coni, Giovanni Malagò, salutati dal presidente della Federazione pugilistica, Vittorio Lai. E, ovviamente, a bordo ring, tanti campioni ed ex campioni: Guido Vianello (rientrato da Las Vegas), Roberto Cammarelle, Team Manager delle Nazionali Azzurre, Vincenzo Mangiacapre, Matteo Signani, Abbes Mouhiidine, Manuel Cappai, Tommaso Russo, Leonard Bundu.



La Rome Boxing Week, organizzata dalla Fpi con Artmediasport, le ASD Arcesi Boxing, Phoenix Gym e Bellusci Boxe Promotion, con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ufficio per lo Sport e patrocinata dal Coni e da Roma Capitale, ha quindi decretato 19 nuovi campioni. Per le donne, ha avuto la meglio, nei 48 chili, la 22enne piacentina Roberta Bonatti, del gruppo sportivo dei carabinieri (per lei si tratta del terzo titolo); nei 51 chili ecco l'abruzzese, originaria dell'Ucraina, Olena Savchuk, che ha avuto la meglio su Martina La Piana; nei 54 chili, si afferma un'altra atleta dei carabinieri, Giordana Sorrentino, che ha travolto Giuliana La Magna; nei 60 chili, Rebecca Nicoli (premiata anche come miglior pugilesse) ha vinto contro Francesca Amato. Tricolori al collo per Biancamaria Tessari (57 chili), Angela Carini (64 chili), Assunta Canfora (69 chili), Carlotta Paoletti (75 chili), Flavia Severin (81 chili).

Per gli uomini, nei 49 chili affermazione di Francesco D'Alessandro su Leonardo Esposito, mentre il giovane Patrick Cappai (fratello dell'Azzurro Manuel) ha avuto la meglio su Khalil Ouzari (52 chili); nei 56 chili, tricolore per Daniele Oggiano; vittoria meno netta (e con qualche polemica da parte dello sconfitto), nei 60 chili, quella di Simone Spada contro Giuseppe Canonino (del gruppo sportivo della Polizia Penitenziaria); più convincente l'affermazione di Armando Casamonica (miglior pugile del torneo) su Matteo Ara (nei 64 chili); Vincenzo Arecchia (69 chili) è stato sconfitto da Gianluigi Malanga. Gli altri campioni italiani sono Giovanni Rossetti (75 chili), Raffaele Munno (81 chili), vincente su Federico Antonaci; Gabriele Casella, nei 91 chili, ha stupito tutti (è arrivato agli Assoluti con una ventina di match alle spalle) e ha sconfitto Davide Brito; nei +91 ecco la vittoria di Matteo Girolamo contro Dmitro Tonyshev.

«Grazie a tutti - queste le parole del Ministro Spadafora - per l'accoglienza, sono veramente vicino alla vostra Federazione ed ho avuto un incontro molto bello con il Presidente Lai, una persona appassionata del vostro mondo, che io vorrei provare a raccontare in questi anni in cui avrò il piacere di essere Ministro per lo Sport, anche perché lo merita. Il pugilato e' uno sport straordinario con molte regole e non violento, con maestri che sono esempi di vita da seguire. E' uno sport pieno di rigore, vince non solo chi e' piu' forte ma anche chi dimostra di essere piu' intelligente». «La Federazione Pugilistica Italiana - ha detto il Presidente Malagò - e' sempre stata una grande famiglia e qui mi sono trovato sempre a casa, con tanti amici a cominciare dal Presidente Vittorio Lai ed il Presidente Franco Falcinelli, punto di riferimento internazionale e con cui abbiamo condiviso tante medaglie europee, mondiali e olimpiche. Le nuove prospettive olimpiche, per cui devo ringraziare il CIO, portano in preparazione anche l'universo femminile, cosa non da poco, perché come ha detto il Ministro Spadafora, che ringrazio per le sue parole, c'è una grandissima conversione di immagine, di forza, di volontà di raccontare non solo agli sportivi ma a tutti quanti cosa rappresenta questo Sport. Sono orgoglioso di essere qui e ringrazio veramente tutti in modo particolare il Ministro che ha dimostrato di essere sensibile a questo sport«.

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