«La famiglia gay non è normale»,
bufera sul social manager della Fpi

«La famiglia gay non è normale»: bufera sul social manager della Federazione pugilistica. Gay Center: intervenga Spadafora
«La famiglia gay non è normale»: bufera sul social manager della Federazione pugilistica. Gay Center: intervenga Spadafora
di Marco Pasqua
Sabato 26 Ottobre 2019, 18:39 - Ultimo agg. 18:49
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«La famiglia è uomo e donna. Si chiama normalità». È solo uno dei commenti firmati, oggi, su Facebook, dal social media manager della Federazione pugilistica italiana. Commenti venuti all'attenzione del Gay Center, che, con il suo portavoce chiede l'intervento del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora. Postando un articolo del Primato nazionale, di fatto house organ di Casapound (che titola «La Consulta boccia l'omogenitorialità: le coppie gay non sono famiglie»), scrive, sul suo profilo Facebook: «Attaccateve a stoc...». E, ancora: «A un bambino servono una padre e un padre. Io non discrimino nessuno, ma sono contro la società dell'è bono tutto. Saluti romani».

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«È indegno che un dipendente di un ente pubblico possa usare espressioni di questo tipo - dice il portavoce del Gay Center, Fabrizio Marrazzo - offendendo, tra l'altro, le famiglie Glbt e le persone omosessuali. Chiediamo al ministro Spadafora, che è da sempre attento al tema anche in quanto ex Sottosegretario alle Pari opportunità, di intervenire contro queste affermazioni e valutando la rimozione di questo dipendente dal suo incarico. Commenti di questo tipo non sono tollerabili».
 
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