Italia, le 400 partite di Campagna da ct
con il sogno dell'oro alle Olimpiadi

Italia, le 400 partite di Campagna da ct con il sogno dell'oro alle Olimpiadi
di Francesco De Luca
Giovedì 11 Febbraio 2021, 07:59
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Festa in diretta televisiva, lui la merita. Venerdì 12 alle ore 20.30 su Sky Sport c'è la sfida Italia-Stati Uniti e il ct della Nazionale azzurra campione del mondo, Sandro Campagna, festeggia la partita numero 400 in panchina. Un vanto per l'allievo siciliano - siracusano nato a Palermo - di Fritz Dennerlein e Ratko Rudic, i suoi maestri nel Club Italia, dove entrò minorenne quando l'allenatore era il tedesco di Portici, l'uomo che creò la grande Canottieri Napoli campione d'Europa e quattro volte campione d'Italia negli anni Settanta.


Campagna, classe 1963, uno dei migliori giocatori al mondo a cui è spettato di diritto un posto nella Hall of fame mondiale del nuoto, ha vissuto la prima esperienza da ct nel 2000, dopo le Olimpiadi di Sydney. Allenava la nazionale giovanile e prese il posto di Rudic, che era stato squalificato per una lite durante i Giochi. Il suo progetto di rilancio del Settebello che all'inizio degli anni Novanta aveva vinto tutto sarebbe però cominciato nel 2008, quando Sandro - reduce dall'esperienza in Grecia - riprese il comando della squadra, portandola due volte al titolo mondiale (2011 e 2019) e a due medaglie olimpiche (argento 2012 e bronzo 2016).

Adesso la nuova sfida è salire sul gradino più alto del podio a Tokyo nella prossima estate, quando saranno passati ventinove anni dal trionfo a Barcellona, contro la nazionale spagnola, sotto gli occhi di Re Juan Carlos. Nell'autobiografia “Alessandro l'imperatore delle piscine”, scritta con il giornalista napoletano Franco Esposito e pubblicata da Absolutely Free, Campagna ricorda le frasi di Ratko prima della finale.

Non parlò di tattica, toccò così il cuore degli azzurri: «Le medaglie d'argento si ricordano per cinque giorni, quelle d'oro per la vita».

L'oro olimpico da mettere in bacheca, un sogno per il ragazzo che la prima volta visse da spettatore i Giochi. Era l'84, Campagna fu invitato a Los Angeles dal Coni e dalla Federnuoto su richiesta del ct Dennerlein anche se reduce da un gravissimo intervento chirurgico: era stato ferito a colpi d'arma da fuoco in un agguato davanti alla piscina di Siracusa, ma tenne duro e non abbandonò la pallanuoto. «Che è stata la mia maestra di vita». Una vita da numero uno delle piscine, 409 partite da giocatore in azzurro (soltanto due i club: l'Ortigia e la Roma) e contro gli Stati Uniti la quattrocentesima da ct nel torneo Frecciarossa Cup che sarà la prima tappa di avvicinamento ai Giochi di Tokyo. Si disputeranno a due anni dall'ultimo trionfo firmato Campagna, l'oro mondiale a Gwangju, Corea del Sud, vinto nella finale contro la Spagna, vinto «perché non avevamo paura di nessuno». Li vuole così gli azzurri anche alle Olimpiadi, intanto il signore della pallanuoto - amante anche del calcio e della Juve: da bambino giocava con Zeman sulla spiaggia di Mondello - studia i giovani e per questo torneo ha convocato il diciassettenne portiere del Posillipo, Roberto Spinelli.

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