Campionati del Mediterraneo
con il figlio d'arte Fabrizio Cuomo

Fabrizio Cuomo
Fabrizio Cuomo
di Diego Scarpitti
Giovedì 16 Gennaio 2020, 22:51
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Cuomo, una famiglia in armi. Papà Sandro tecnico della Nazionale italiana di spada, bronzo alle Olimpiadi di Los Angeles (1984) e oro ad Atlanta (1996), insignito del più prestigioso riconoscimento Coni, ovvero il Collare d’oro al merito sportivo. Valerio già due volte campione del mondo a Bourges (2016) e a Plovdiv (2017) e di recente primo con la Polizia di Stato in Coppa Europa ad Heidenheim, in una staffetta ideale con il padre, che vinse proprio l’ambito trofeo con i colori delle Fiamme Oro nel 1994, l’ultima volta per una squadra italiana. Convocato ai Campionati del Mediterraneo 2020, in programma dal 24 al 26 gennaio a Tunisi, il più piccolo della dinastia, lo sciabolatore Fabrizio.

Cognome ingombrante e pesante. «Insopportabile ricordo essere considerato principalmente come «il figlio di Sandro»: tutti mi conoscevano solo per questo motivo. Poi unicamente come «fratello di Valerio». Seguiva la classica domanda errata: fai anche tu lo «spadaccino»?», racconta il 17enne figlio d’arte, al terzo anno del liceo scientifico Giuseppe Mazzini.
 
 

Predestinato. «Sono nato già con la spada in mano, in quanto mio padre fin da subito ha iniziato a trasmettermi la sua grande passione», ammette Fabrizio, soprannominato «Tatta», per le prime parole dette in tenera età.

Tra una stoccata e l’altra. «Sono entrato nella «famiglia» della scherma da piccolo». Turbamenti iniziali. «Sempre motivato dai miei genitori per i risultati conseguiti, confortato ma al tempo stesso in ansia». Primo risultato importante all’età di 11 anni: terzo posto ad un gran premio nazionale giovanissimi (under 14). Fiero e contento.

Mura domestiche. «Aspettative aumentate nei miei confronti da parte della miei genitori: hanno avuto un ruolo molto importante. Papà ha vissuto direttamente le mie analoghe emozioni», osserva l’atleta del Club Schermistico Partenopeo.

Passaporto rinnovato in questura. «E’ arrivata la mia prima convocazione di vero interesse nazionale ai Campionati del Mediterraneo, un piccolo traguardo al quale puntavo da tanto: è solo l’inizio di un lunghissimo percorso. Non si molla mai».

Emozione fantastica. «Dopo tutti gli abbigliamenti della Nazionale che girano in casa da sempre, sapere che ci sarà anche qualcosa di mio è davvero confortante e bello. Finalmente posso indossare una tuta azzurra, consapevole che me la sono guadagnata», rivendica il classe 2003.

Percorso. «È stato un inizio tosto di stagione, durante il quale eravamo tutti alla pari. Con tanta fatica e per fortuna sono riuscito a distinguermi. Parteciperò alla importante competizione di Tunisi, occasione utile in vista dei prossimi Europei. Sono veramente molto emozionato e mi sto impegnando al massimo, per affrontare questa gara. Non vedo l’ora di partire. Ce la sto mettendo tutta e sono molto contento che mi sia stata tramandata questa passione di famiglia: ormai sono convinto che sia la mia strada», conclude Fabrizio Cuomo.

Campania ben rappresentata in Tunisia. In pedana saranno in quattro ad onorare la regione di provenienza nella kermesse promossa dalla Confederazione del Mediterraneo, che coinvolge tutti i paesi che si affacciano sul Mare Nostrum. Doppietta del Club Scherma Salerno nel fioretto: convocati Giorgia Memoli e Francesco Pio Iandolo. Nella sciabola Mariella Viale della Champ Napoli dei maestri Luigi Tarantino e Leonardo Caserta. È riserva lo spadista Daniel Nacca del Club Scherma San Nicola La Strada. Nello staff azzurro presenti anche il salernitano Marco Autuori e Gaspare Faugiana, tecnico della Champ Napoli.

Proverà a mettersi in luce Fabrizio Cuomo: il suo un assalto decisivo per tenere alto il buon nome di famiglia.
 
 
 
 
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