Campolongo Salerno, la beduina
di Gallozzi contro il razzismo

Daniel Gallozzi
Daniel Gallozzi
di Diego Scarpitti
Mercoledì 17 Giugno 2020, 20:24
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Black Lives Matter. Il Pantheon dei suoi modelli annovera Martin Luther King, Malcom X, Nelson Mandela, Barack Obama, il primo presidente di colore degli Stati Uniti d’America. Quanto accade oltreoceano sta facendo riflettere Daniel Afonso Gallozzi, pallanuotista della Campolongo Hospital Rari Nantes Salerno. «Non può essere il colore della pelle a definire il valore delle persone», spiega il centrovasca classe’94.

Nuovamente al centro del dibattito il tema del razzismo. E proprio contro la mala pianta da estirpare si è trovato a combattere il giocatore giallorosso, ribattezzato dai tifosi salernitani la «freccia nera», il «Black Mamba» dell’acqua clorata. Nato a San Paolo del Brasile, da 21 anni in Italia, indossa la calottina numero 6. Adottato dal presidente Enrico Gallozzi e dalla moglie Maria all’età di 5 anni, ha tre sorelle Gabriella, Martina e Serena, arrivata 7 anni fa dalla Cina. Da 10 anni è fidanzato con Giovanna. Deve la passione per la waterpolo a Giuseppe, suo fratello più grande.

Di episodi razzisti, purtroppo, ne ha subìti a scuola e in abito sportivo. «Ho avuto degli scontri e una volta ho assistito alla reazione della squadra avversaria, che ha deciso di allontanare il giocatore «incriminato» per tutta la stagione sportiva», racconta Daniel.
 
Respiro clorato e non solo. «Il razzismo è forte non soltanto in Italia. Si tratta di odio che nasce dall’ignoranza e si diffonde attraverso la paura. Una malattia che si sviluppa in maniera silenziosa», spiega Gallozzi junior. «Negli ultimi tempi si prova a distogliere l’attenzione dai veri problemi della società, puntando il dito contro immigrati e neri: non siamo alibi da usare. Dilaga un modo di ragionare distorto, che deve finire: ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. L’odio alimenta solo altro odio e non è permissibile».

Stelle e strisce. Reazioni a catena nella più antica democrazia. «Stati Uniti paese simbolo di apertura, di fusione di culture, ma che deve garantire pienamente garantire l’uguaglianza a tutti i cittadini. Assistiamo a vere discriminazioni, repressioni, offese. L’uguaglianza, ad oggi, esiste solo sulla carta», osserva il player della Rari Nantes (nella foto di Manuel Schembri).

Fase 2. «Dopo più di 2 mesi siamo rientrati in acqua, una bella sensazione respirare l’aria della piscina, così come ritornare a nuotare».
 
Mercato movimentato. «Brescia super competitivo e campagna acquisti importante del Telimar Palermo. Preziose le riconferme di Santini, Cuccovillo, e dei due croati Elez e Tomasic. Umberto Esposito, vincitore delle Universiadi 2019, acquisto di valore e giocatore esperto, che sicuramente ci darà una grande mano».
 
Bilancio da neopromossa. «È stata una bella stagione, abbiamo disputato un buon campionato, siamo stati una bella sorpresa soprattutto alla Simone Vitale con il pubblico che ci ha sempre sostenuto. Peccato per l’interruzione e la conclusione anticipata della regular season per il Covid-19. Proveremo a dare filo da torcere nella nuova stagione». 

Infine un messaggio ai giovani. «Mai arrendersi nonostante le difficoltà e gli ostacoli, che si possono incontrare durante il percorso di crescita. Mai avere paura dei possibili fallimenti». Sacrifici e duro lavoro, determinazione e impegno. «Le vite dei neri contano». Vale anche nello sport e nella pallanuoto. La beduina di Daniel Gallozzi contro il razzismo e il clima d’odio.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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