Canottieri Napoli fine di un amore:
Esposito alla Campolongo Salerno

Umberto Esposito
Umberto Esposito
di Diego Scarpitti
Martedì 26 Maggio 2020, 15:27
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Fine di un ciclo e di un amore. Servirà molto più di una semplice benedizione del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli e socio onorario della Canottieri. Un altro pezzo pregiato va via. Si congeda dal Molosiglio l’ormai ex capitano Umberto Esposito.
 
«Sono molto dispiaciuto di aver lasciato la squadra del CCN. Sono nato e cresciuto qui e prendere questa decisione è stata davvero difficile», ammette il difensore classe 1995, che ha firmato per la Campolongo Hospital Rari Nantes Salerno. «Lo sport, però, è anche questo. Lascio un gruppo di persone eccezionali con le quali ho condiviso numerose battaglie ma anche tante serate in compagnia fuori dall’acqua, che sicuramente continueranno ad esserci».
 
Giallorosso. Cambia città ma non varia il colore. «Ho trascorso 15 anni con la calottina della Canottieri. Ho percorso tutta la trafila. Avevo 9 anni, quando ho iniziato la scuola nuoto», racconta il ragazzo di Ponticelli, compagno anche di classe di Alessandro Velotto al liceo scientifico Calamandrei.
 
Saluti. «Ringrazio tutti: i presidenti Edoardo Sabbatino e Achille Ventura, i vice Marco Gallinoro ed Ernesto Ardia, i dirigenti, gli allenatori Christian Andrè ed Enzo Massa, i compagni di squadra, perché hanno contribuito in diversa misura alla mia crescita personale e sportiva». Parole di affetto e non di circostanza. «Il mio cuore tiferà sempre Canottieri Napoli». In molti hanno compreso la scelta di Esposito.
 
Palmares nutrito e curriculum di alto profilo. Tre scudetti giovanili vinti (nel 2010 con l’under 15, nel 2014, anno del centenario, e nel 2015 con l’under 20), vicecampione d’Italia per due volte (u17 nel 2012 e u20 nel 2013), pass staccato per la Champions League e l’Euro Cup, l’oro mondiale under 18 a Perth nel 2012, l’argento iridato ad Almaty, il bronzo alle Universiadi di Taipei nel 2017 (insieme a Eduardo Campopiano, Vincenzo Dolce e Antonio Maccioni), da capitano la splendida vittoria delle Universiadi nella rinnovata e affollata piscina Scandone, esibendo con fierezza il tricolore prima dei festeggiamenti in acqua (14 luglio 2019 con il mancino salernitano, Mario Del Basso e Massimo Di Martire).
 
Salerno. Resta in Campania l’ingegnere napoletano, corteggiato (maldestramente) dal Posillipo: due anni di avances respinte al mittente. «Sono contento, poichè approdo in una formazione animata da entusiasmo e vogliosa di fare un ottimo campionato nella prossima stagione. Mi ha colpito molto la professionalità  del presidente Enrico Gallozzi e del direttore sportivo Mariano Rampolla (che ha condotto la trattativa). Sono convinto di trovare un ambiente sano, dove sarà possibile esprimere al meglio le proprie potenzialità», osserva fiducioso Esposito.
 
Soddisfatto l’allenatore della Campolongo, Matteo Citro. «Umberto Esposito è il giocatore che cercavamo. È un ottimo difensore, può adattarsi nel ruolo di esterno, e sa ben interpretare entrambe le fasi di gioco». Condividerà l’appartamento con Nicola Cuccovillo e Simone Santini. In cucina si affiderà alle amorevoli ricette della sorella Iolanda. Contratto di un anno. Saprà farsi valere a suon di gol e rimpiangere.
 
 
 
 
 
 
 
 
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