Castel di Sangro apre le sue porte
al ritiro del Napoli femminile

Giuseppe Marino
Giuseppe Marino
di Diego Scarpitti
Sabato 4 Luglio 2020, 13:05
2 Minuti di Lettura
Si va in Abruzzo. O meglio il Napoli femminile ritorna a Castel di Sangro, sede del ritiro dal 12 al 27 luglio. Strategia vincente non si cambia. E così la scelta del presidente Lello Carlino è ricaduta nuovamente sulla località portafortuna. In vista del debutto in serie A il 22 agosto, si aprono le porte dell’albergo Don Luis, già nella passata stagione individuato per la qualità delle sue strutture e la vicinanza agli impianti sportivi, compreso lo stadio Teofilo Patini.

Anche il Napoli di Gattuso avrebbe optato per Castel di Sangro, a seguito del sopralluogo effettuato da Aurelio De Laurentiis. Niente Dimaro, dunque, come di consueto, e novità nella programmazione.

Dopo il lungo stop per il lockdown e l’ufficialità della promozione nella massima serie, le azzurre sono pronte a scendere in campo, per allenarsi e ritrovarsi. Non vedono davvero l’ora. Poi le tartarughine si presenteranno alla città di Napoli con una cerimonia solenne. Ultimo blocco della preparazione da svolgere alla Schiana Arena, che ospiterà gli allenamenti delle ragazze nella stagione 2020/2021.

In panchina riconfermato Giuseppe Marino, artefice della cavalcata trionfale, poi interrotta sulla linea del traguardo, causa pandemia da Covid-19. Accordo raggiunto con il patron Carlino e l’amministratore delegato Francesco Tripodi: sinergia rinnovata ed empatia consolidata. Il tecnico napoletano, protagonista della doppia promozione dalla C alla A nelle ultime due stagioni, è chiamato a confrontarsi sul palcoscenico che conta. Si preannuncia una sfida avvincente ed ambiziosa contro le big (Juventus, Fiorentina, Milan, Inter) per l’allenatore partenopeo, che arrivò quinto (miglior risultato di sempre) con la squadra della sua città natale nel 2013.

Allo stadio Caduti di Brema, rinnovato in occasione delle Universiadi 2019, il Napoli femminile disputerà le gare casalinghe, nel quartiere di Barra.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA