Il ciclista Dario Cataldo dall’ospedale di Girona: «È dura, sono felice di essere ancora vivo»

«Momenti spaventosi fino a quando i polmoni sono stati stabilizzati»

Il ciclista Dario Cataldo dall ospedale di Girona: «È dura, sono felice di essere ancora vivo»
Il ciclista Dario Cataldo dall’ospedale di Girona: «È dura, sono felice di essere ancora vivo»
di Alessandra Portinari
Martedì 28 Marzo 2023, 10:09 - Ultimo agg. 30 Marzo, 13:00
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«Sono felice di essere ancora vivo, me la sono vista proprio brutta». Il corridore abruzzese Dario Cataldo ha rischiato moltissimo nell’incidente avvenuto una settimana fa durante la prima tappa del Giro di Catalunya. Una caduta che gli ha provocato fratture multiple sulle quali è stato necessario un primo intervento chirurgico abbastanza lungo e un altro alla clavicola nei prossimi giorni. Dario ora sta bene e sul suo profilo instagram ha tranquillizzato i suoi tifosi mostrando in un selfie, oltre alle lastre che testimoniano le fratture e gli interventi necessari a ricomporle, direttamente dal suo letto di ospedale, la Clinica Universitaria di Girona dov’è ricoverato. Quando mancavano solo 5 chilometri al termine della tappa Cataldo è caduto riportando delle conseguenze pesanti. Fin dalle prime immagini si è capito subito che si trattava di qualcosa di serio fino alla conferma nel comunicato della squadra giunto dopo qualche ora: «Una Tac eseguita in ospedale ha rivelato una frattura della testa del femore sinistro e dell’acetabolo destro, due fratture del processo trasversale della colonna lombare senza impatto neurologico, costole rotte multiple con uno pneumotorace bilaterale e un clavicola sinistra fratturata».


ATTIMI SPAVENTOSI
Cataldo racconta la rovinosa caduta: «Sono stati momenti davvero spaventosi fino a quando i miei polmoni sono stati stabilizzati in ospedale. Ho riportato fratture al femore sinistro, alla clavicola sinistra, al naso, a cinque vertebre e non so ancora quante ferite», scrive sotto la foto che lo ritrae intubato e con un occhio tumefatto. «Il primo intervento chirurgico è andato bene – prosegue il corridore di Miglianico in provincia di Chieti - e presto mi sottoporrò a quello alla clavicola. Sono felice di essere ancora vivo e che le conseguenze non siano state catastrofiche, sarebbe potuta andare molto peggio. Ringrazio i dottori e tutto il team della Trek Segafredo per il sostegno in ogni attimo di questa difficile avventura. E grazie allo staff dell’ospedale universitario di Girona per il grande lavoro. Sarà un lungo percorso per recuperare al cento per cento, ma prometto che tornerò». Cataldo, 38 anni compiuti lo scorso 17 marzo, ha iniziato la stagione partecipando alla Vuelta di San Juan sempre in Spagna, a marzo alla Tirreno Adriatico e con il gruppo della Trek Segafredo era impegnato nella corsa spagnola conclusasi domenica. L’altro abruzzese della squadra, Giulio Ciccone, dopo aver vinto la seconda tappa in Catalogna, ha dedicato il successo proprio al suo amico e fedele gregario con l’augurio di rivederlo presto in squadra. Il teatino ora rischia un lungo stop ed è praticamente impossibile il recupero per il Giro d’Italia.
 

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