Nibali prepara il Giro d'Italia con un tutore in carbonio

Il tutore in carbonio studiato per Vincenzo Nibali
Il tutore in carbonio studiato per Vincenzo Nibali
di Carlo Gugliotta
Mercoledì 21 Aprile 2021, 00:13
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Vincenzo Nibali vuole essere al via del Giro d'Italia che partirà il prossimo 8 maggio da Torino. Nonostante la caduta in allenamento di pochi giorni fa, che gli è costata la frattura del radio, il corridore della Trek-Segafredo non getta la spugna: l'obiettivo è quello di continuare la preparazione per la corsa rosa, svolgendo dei lavori di fisioterapia insieme al dottor Fabrizio Borra, che in passato ha lavorato, tra gli altri, anche con Marco Pantani

L'equipe medica del Fisiology Center di Forlì ha applicato un tutore in carbonio allo Squalo dello Stretto, "modellato sull’impugnatura, cioè sul rapporto tra la mano e il manubrio, per facilitare l’approccio di Vincenzo a quest’ultimo e consentirgli di guidare la bicicletta", ha spiegato Emilio Magni, medico della Trek-Segafredo.

In questo modo, Nibali dovrebbe riuscire a svolgere le ultime sessioni di allenamento prima del Giro. 

“Giovedì è fissata una visita con il chirurgo che l’ha operato, che toglierà i punti di sutura e darà un riscontro medico ad una settimana dall’intervento. Abbiamo previsto anche una RX per capire meglio come sta procedendo la ricomposizione della frattura. Dopo un primo approccio, il lavoro di fisioterapia alla mano entra ora nel vivo. L’obiettivo è quello di recuperare la miglior funzionalità dell’arto. Dopo la visita di giovedì potremo pensare al prossimo step, ovvero permettere a Vincenzo di tornare ad allenarsi con costanza sui rulli e su strada. Sarà un processo graduale che, oltre all'indicazione medica, terrà in alta considerazione le sensazioni del corridore".

Nonostante questo impegno per cercare di non vanificare l'obiettivo rosa, il dottor Magni ritiene "prematuro ipotizzare una tempistica per la decisione sulla presenza di Vincenzo al Giro. Continuiamo a nutrire speranze e a fare l’impossibile per riuscirci, ma la strada rimane comunque in salita”, ha concluso Magni. 

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