Colpo Acquachiara, è Kenta Araki
il primo giapponese in biancazzurro

Kenta Araki
Kenta Araki
di Diego Scarpitti
Lunedì 20 Luglio 2020, 13:50 - Ultimo agg. 14:13
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Per un americano che va, un nipponico che arriva. Saluta lo statunitense Kacper Langiewicz, argento alle Universiadi 2019, sconfitto dal Settebello alla Scandone (18-7), giunge all’ombra del Vesuvio il primo asiatico nella storia della Carpisa Yamamay Acquachiara. Proviene dal Giappone il primo rinforzo: il centroboa Kenta Araki indosserà la calottina biancazzurra.

Nell’anno che porta alle Olimpiadi di Tokyo sbarca a Napoli il giocatore classe’95. «Sono entusiasta di questa nuova esperienza. Lo scorso anno sono stato ospite dell'Acquachiara, con la nazionale giapponese, durante il common training di settembre e devo dire che questo club mi ha stupito: è una squadra ben organizzata, composta da giovani di qualità, guidati da un ottimo allenatore», ammette il neoacquisto. «L'Italia è una terra di grande tradizione pallanuotistica e sono orgoglioso di poter giocare a Napoli. Farò del mio meglio, per contribuire alla crescita della società nella prossima stagione», spiega Araki.

Dotato di una imponente struttura fisica, esperienze pregresse con Kingfisher74 e con gli UWA Torpedoes, in Australia. Il player del Sol Levante ha girato l'Europa, sfidando le formazioni più blasonate al mondo. In carriera già due partecipazioni ai Mondiali di Budapest nel 2017 e Gwangju nel 2019, e alla Superfinal di World League.

Welcome to Naples. «Diamo il benvenuto ad Araki nella nostra famiglia. Gli amici giapponesi stanno crescendo tanto sotto l'aspetto pallanuotistico, raccogliendo consensi dagli addetti ai lavori. Il Ct Yoji Omoto ed il suo staff stanno facendo molto bene; lo scorso anno abbiamo ospitato la delegazione nipponica e Takeshi Inoue con grande piacere: di quei giorni abbiamo un bellissimo ricordo», osserva il patron dell'Acquachiara, Franco Porzio.

Proprio nel corso degli allenamenti tenutisi presso la piscina del Frullone, Araki si è fatto notare dal tecnico Mauro Occhiello: lottatore ai due metri e valido supporto anche come marcatore. «E' la figura che cercavamo, vista la partenza di Langiewicz. Nella scorsa estate mi colpì la sua grinta e il suo carattere: è dotato di forza esplosiva e si adatta in diversi ruoli», spiega Occhiello.

Intesa. Merito della solerzia del direttore sportivo Gianluca Leo la conclusione positiva della trattativa. Araki andrà ad affiancare il mancino Matteo Aiello. «Potremo fare così un ottimo lavoro. Aspettiamo il giocatore nipponico per la ripresa della nostra preparazione. E' la prima volta che alleno un atleta asiatico e spero sia un auspicio per la crescita del nostro movimento in un continente che potrebbe favorire lo sviluppo, tecnico e mediatico, del nostro amato sport», conclude fiducioso Occhiello.

Il ponte Vesuvio – Fuji è gettato.
 
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