Coppa del Mondo, bronzo super
per i napoletani Curatoli e Cavaliere

Italsciabola (foto Trifiletti/Bizzi)
Italsciabola (foto Trifiletti/Bizzi)
di Diego Scarpitti
Domenica 10 Marzo 2019, 20:07
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Smorfie da Coppa del Mondo. In pedana e sul podio si distingue sempre e non passa mai inosservato. Due medaglie in altrettanti giorni per Luca Curatoli, tesserato delle Fiamme Oro, costituiscono un tesoretto inestimabile. Dopo la vittoria nella prova individuale al Trofeo Luxardo per lo sciabolatore napoletano (e la storica doppietta azzurra con Aldo Montano), segue il bronzo nella gara a squadre. Gioia condivisa con l’altro partenopeo Dario Cavaliere, insieme al romano Enrico Berrè e al foggiano Luigi Samele. «Weekend molto positivo, fantastico e stancante. Abbiamo dimostrato che siamo tra le migliori Nazionali in circolazione. E’ importante stare sempre sul podio», dichiara Curatoli, pienamente soddisfatto. Fermato dall’Iran in semifinale (45-43), il quartetto azzurro ha battuto la Romania (45-41), chiudendo tra gli applausi del caloroso pubblico. L’Italsciabola, made in Naples per metà, supera nettamente la Cina ai quarti (45-24) e l’Egitto (45-27) nel match d’esordio. Trionfa la Corea del Sud.
 
 

Chiamato in causa, si fa valere Cavaliere, degno sostituto di Aldo Montano, infortunatosi il giorno precedente. Sorretto dall’affetto dei militari dell’Esercito, del cui gruppo sportivo è membro, il giovane schermidore allievo del maestro Alberto Coltorti si fregia di un regalo inaspettato. «La prima medaglia in Coppa del Mondo non si dimentica mai». Cavaliere sopperisce al meglio l’assenza di Montano. Singolare il retroscena della sua partecipazione nella giornata conclusiva della manifestazione. «Ero in stazione, quando mi ha chiamato Giovanni (Sirovich, il commissario tecnico), dicendomi che sarei dovuto rimanere per disputare la gara a squadre, visto che Aldo aveva un problema alla gamba. Tre minuti in più e sarei salito sul treno, per tornare a Napoli». E invece finale a lieto fine, destino amico. «Eccezionale coronare il Luxardo con il bronzo». Parzialmente entusiasta Leonardo Caserta, fratello e tecnico di Curatoli, che lo allena alla Champ a Somma Vesuviana. «Peccato. Sulla carta noi più competitivi. Traiamo un insegnamento in chiave olimpica. Un passaggio «a vuoto», che può renderci più forti e concentrati per i prossimi impegni. Ci servirà per lavorare meglio». Insomma un terzo posto in Coppa del Mondo, griffato Curatoli-Cavalire, ci può stare eccome.

 
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