Coronavirus, Leghe di pallavolo
a Spadafora: «Rischiamo di sparire»

Coronavirus, Leghe di pallavolo a Spadafora: «Rischiamo di sparire»
Domenica 19 Aprile 2020, 13:09 - Ultimo agg. 17:42
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Molti team di vertice della pallavolo italiana, maschile e femminile, rischiano di scomparire a causa della crisi economica innescata dalla pandemia del Covid-19. Così è un vero e proprio grido di allarme quello lanciato da Mauro Fabris, presidente della Lega Pallavolo Serie A femminile, e Diego Mosna, presidente della Lega Pallavolo Serie A, che hanno inviato una lettera congiunta a Vincenzo Spadafora, Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, in cui espongono preoccupazione per gli effetti economici della crisi sanitaria sulla pallavolo italiana. Inoltre, chiedono un incontro per concordare azioni e condividere strategie. «Rappresentiamo le 81 Società di vertice della pallavolo italiana - è scritto nella lettera a Spadafora -, che non vivono di aiuti statali, ma di risorse proprie, degli investimenti fatti dai proprietari dei club, dei ricavi dei diritti televisivi, web, degli incassi dei biglietti venduti e del contributo degli sponsor. Siamo abituati ad affrontare le difficoltà, a mantenerci, a investire e a primeggiare nel mondo. Gestiamo i campionati che vantano i migliori giocatori e giocatrici, fiore all'occhiello di un movimento di oltre 400mila tesserati e milioni di appassionati. Le nostre squadre, lo scorso anno, hanno vinto in Europa e nel mondo praticamente tutti i trofei messi in palio. Trofei che abbiamo portato a Palazzo Chigi, nella casa del Governo per festeggiare ed evidenziare la supremazia sportiva italiana nella nostra disciplina».

Secondo Fabris e Mosna, «il blocco delle attività sportive, giusto e doveroso, decretato dal Governo, nel finale dei nostri campionati, ha causato alle nostre Società, signor Ministro, enormi danni economici. Creandoci grandi difficoltà per quanto riguarda il totale rispetto degli impegni contrattuali assunti con gli sponsor, le tv, con atleti, atlete e staff tecnici, inquadrati come dilettanti, che possono purtroppo contare in misura marginale sulle tutele previste dai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri emessi per fronteggiare l'emergenza Covid-19».
La conclusione del ragionamento è che «le nostre società non possono affrontare da sole simili emergenze, perdite economiche tanto impreviste quanto grandi. Molte di loro rischiano di scomparire non avendo la possibilità di iscriversi ai prossimi campionati. Sappiamo che ha avuto modo di incontrare la Federazione di Pallavolo, ma noi abbiamo problemi ben diversi e reali rispetto a quelli che le sono stati rappresentati. Le scriviamo dunque questa lettera per chiedere la possibilità di poterla incontrare, nelle modalità che riterrà più adeguate, per capire come il Governo intenda operare per aiutare le società sportive di vertice, quelle che più investono risorse, peraltro proprie».
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