Coronavirus, Valerio Cuomo:
«Ecco come mi alleno in casa»

Valerio Cuomo
Valerio Cuomo
di Diego Scarpitti
Sabato 25 Aprile 2020, 22:14 - Ultimo agg. 26 Aprile, 12:33
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Aprile il suo mese. Non solo per il compleanno. Sempre sugli scudi e protagonista in pedana. Dolce dormire per gli altri ma non per Valerio Cuomo, brillante figlio d’arte e atleta delle Fiamme Oro. Alfiere della napoletanità nel mondo con i suoi trionfi, orgogliosamente partenopeo nel cuore e nelle radici. Fermo ai box proprio non riesce a stare e allora le sue giornate, in epoca di quarantena forzata, sono modulate all’insegna dello sport e dello studio. Ma non solo.
 
Trono di spade. «E’ la prima volta senza attività agonistica: mi dispiace particolarmente. Non dimenticherò mai le mie esperienze legate ad aprile, trascorse sempre all'estero. Ho compiuto 18 anni in volo per Rio de Janeiro, dove ho partecipato al Grand Prix test event delle Olimpiadi 2016. Aprile 2017 e 2018 due ori a squadre e due argenti mondiali individuali. Non ho dubbi, è il mio mese. 19 anni compiuti a Plovdiv, dove ci siamo confermati Campioni del Mondo, 20 anni festeggiati a Verona, dove abbiamo conquistato la medaglia di bronzo al Mondiale». Molto più di semplici coincidenze.
 
In viaggio. «Di solito ogni aprile sono fuori per il Mondiale di categoria. Sono diversi anni che non festeggio il compleanno in casa. Non so cosa darei per rivivere alcune di queste emozioni. Continuo ad allenarmi intensamente tra le «mura» domestiche», afferma lo schermidore made in Naples.

Coronavirus. Palestre chiuse ma «trovare soluzioni pratiche e veloci ai problemi è la definizione tipica del napoletano. Ammetto di essere fortunato, vivo ancora con i miei, e hanno una casa bellissima, dove posso fare e avere tutto quello di cui ho bisogno».
 
Isolamento singolare. «Il lockdown dalle mie parti è una delle cose piú belle. Da casa si vedono il Vesuvio e il mare: sembra un pianeta nuovo. Non vedo l'ora di tornare ad esplorarlo», spiega Valerio, classe 1998. «Impossibile vivere sotto una campana di vetro. Stare fermo è l'ultima delle ipotesi che prospetterei».
 
Sessione. Allenamento ed esami. Gioco di squadra facile e naturale con il papà Sandro, commissario tecnico della Nazionale italiana di spada, e suo fratello Fabrizio, campioncino 17enne in ascesa. «La pedana mi manca davvero. È dura ma ce la sto mettendo tutta per lavorare tutti i giorni, come se #restareacasa non mi condizionasse. Massima priorità non perdere la testa (per casa), ma tenerla sempre sulle spalle, ricordando quali sono gli obiettivi, e non smarrire la sensazione da ritmo di lavoro», ammette Cuomo junior.
 

Workout. Saltelli, palleggi con il Super Santos, piegamenti con elastici, attacchi simulati, flessioni e musica in sottofondo. Giardino ambiente perfetto. «Al momento si va avanti così, non posso permettere che la circostanza mi faccia dimenticare cosa faccio nella vita. Durante il giorno alterno l'allenamento con lo studio, le lezioni online e in più mi sto dedicando alla batteria», precisa lo studente universitario alle prese con il manuale di procedura penale e diritto dell’Unione Europea, iscritto a Scienze dei servizi giuridici alla Vanvitelli, con sede a Santa Maria Capua Vetere. «Corso di laurea che non conoscevo, ma davvero interessante: l'ho trovato per caso e sono contentissimo di averlo scelto».

Musica (e il resto scompare). «Non ho mai saputo suonare, ma l'idea mi ha sempre affascinato moltissimo. Mai come ora c'è tempo di fare un po’ tutto».
 
Tempo libero. «Potrei dire quali serie non ho ancora visto. Mi piace molto guardare film e serie tv, non ho mai avuto cosí tanto tempo a disposizione. Sono appassionato de «La casa di carta», ma approfitto per riguardarmi i film della mia storia preferita, l'Universo Marvel: adoro Capitan America ma il mio preferito in assoluto è Iron Man», ammette il bronzo alle Universiadi di luglio 2019.

Stagione al palo e competizioni rinviate. «È saltato il Grand Prix di Cali, valido per la qualifica olimpica, il Monál de Paris, la piú celebre e difficile gara del circuito e Buenos Aires, tra le trasferte piú belle, oltre che la seconda prova nazionale assoluti, gli Europei under 23, così come i campionati italiani assoluti».

Ottimismo. «Per quanto mi riguarda, con le giuste precauzioni, noi napoletani piú di altri saremo in grado di ripartire. Sono sicuro che sapremo uscire da questa situazione, e la ripresa sará ancora piú bella di com'era prima dello stop», conclude fiducioso Valerio Cuomo.
 
L’assalto ai sogni e ai prossimi successi è soltanto posticipato.
 
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