Coronavirus, Villari: la parola d’ordine
è ripartire insieme, in sicurezza

Riccardo Villari
Riccardo Villari
di Diego Scarpitti
Giovedì 23 Aprile 2020, 19:16 - Ultimo agg. 19:17
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«C’è bisogno di ripartire ma nella massima sicurezza e nel pieno rispetto dei protocolli. Ma di ripartire». Di duplice natura le sue considerazioni. Da medico e ricercatore universitario in malattie infettive e presidente del Tennis Club Napoli, Riccardo Villari rende noto il suo pensiero.  Ha preso parte alla videoconferenza con i presidenti dei circoli cittadini, incontro propiziato dall’assessore allo sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello.

«Iniziativa apprezzabile e metodo di lavoro condivisibile ma occorre estendere il tavolo della discussione anche ad altre istituzioni: alla Regione Campania e alle autorità sanitarie». Un confronto certamente utile e un contributo delle idee essenziale, per fare il punto della situazione in clima di emergenza pandemica. Tema dibattuto lo sport nelle sue segmentazioni tra criticità e soluzioni. Al centro della riflessione l'ipotesi di una graduale ripresa delle attività sportive. Da stilare, di comune accordo, un documento volto ad assicurare garanzie e risposte adeguate. In pratica un decalogo valido per tutti, un vademecum di riferimento al quale attenersi.
 
Sport come luce di speranza e risveglio del desiderio di normalità. Se prevenire il contagio resta la priorità, dall’altro bisogna approntare modalità idonee ad evitare ogni tipo di assembramento. «Bisogna però distinguere l’attività sportiva da quella della club house. Andiamo incontro all’estate e l’utilizzo dei campi in terra rossa, così come le terrazze, potrebbe avvenire nella massima sicurezza, rispettando il distanziamento sociale», spiega Villari, che lancia un’iniziativa. «Test sierologici da effettuare ai consoci del Tc Napoli e una modulazione del calendario sportivo di concerto con la Fit».
 
Segnali di vita. «I circoli sportivi napoletani sono realtà anche socioculturale del Paese, devono avere un ruolo attivo nella ripartenza dell’Italia: vogliono essere propositivi  in un momento così decisivo per il futuro della Nazione, in un periodo delicato alla vigilia della Fase 2, dopo il lockdown», argomenta Villari. Il suo un accorato appello al Governo. «Serve una maggiore attenzione allo sport ed è auspicabile una collaborazione con i club sportivi, che rivestono un’importanza fondamentale anche nel tessuto sociale e culturale della nostra regione».
 
E poi valutazioni di stringente attualità. «Nella task force per la Fase 2 ci sono eccellenze di tanti  settori strategici, economico, giuridico, imprenditoriale ma non rappresentanti dello sport, che pure vale quasi il 2 per cento del Pil del Paese». Facile pensare ai commissioner delle 5 principali Leghe negli Usa e ai manager degli sport più diffusi oltreoceano. «Altrove, ad esempio gli Stati Uniti, lo sport ha avuto e ha un ruolo ben più decisivo nelle scelte da effettuare per il bene del Paese ed è più che presente laddove si progetta la ripartenza».
 
Proposta. «Si recuperi con l’inserimento di un rappresentante del mondo dello sport nella task force governativa e il ministro Spadafora venga a Napoli, al nostro club, per far sentire più forte la vicinanza dell’Esecutivo allo sport e per ascoltare le nostre voci. L’impegno del ministro sin qui è stato apprezzabile, ma ora c’è bisogno di un ulteriore passo in avanti, il nostro settore ne ha un assoluto bisogno», asserisce Villari, già parlamentare della Repubblica.

Invito. «La venuta di Spadafora sarà un’occasione di incontro con tutti i circoli sportivi, che hanno un ruolo decisivo nel tessuto sociale nazionale, con le istituzioni sportive della nostra regione, per affrontare i mille problemi, che inevitabilmente la ripartenza dal lockdown produrrà».
 
Non solo calcio di serie A. C’è tutto un mondo in effervescenza, come ha ribadito Federica Pellegrini. «Anche lo sport agonistico e lo sport di base sono decisivi nella ripartenza e poi nella ricrescita del nostro Paese, sia a livello economico sia a livello sociale. C’è una enorme fetta di economia legata allo sport da sostenere e salvare, posti di lavoro da difendere, attività da riprendere e da incentivare. I circoli sportivi vogliono fare la propria parte, attiva e propositiva», conclude Villari.

«La parola d’ordine è ripartire insieme, in sicurezza».
 
 
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